FINITO IL VERTICE DI ARCORE, SILVIO DOVEVA ANDARE A VEDERE LA PARTITA E HA FATTO PARLARE IL MAGGIORDOMO
ALFANO: “TUTTO IL PARTITO E’ UNITO ATTORNO AL SUO LEADER, INACCETTABILE LA DECADENZA DA SENATORE”… MA NON SI TROVA UNA VIA D’USCITA
«Tutti insieme rivolgeremo alle massime istituzioni della Repubblica, al primo ministro Letta e ai partiti che compongono la maggioranza, parole chiare sia sulla questione democratica che deve essere affrontata per garantire il diritto alla piena rappresentanza politica e istituzionale dei milioni di elettori che hanno scelto Silvio Berlusconi (la cui decadenza dalla carica di senatore è impensabile e costituzionalmente inaccettabile), sia sul necessario rispetto degli impegni programmatici assunti dal Governo a partire dall’abolizione dell’Imu su prima casa e agricoltura. Non c’è più tempo per rinvii e dilazioni».
Dopo un vertice fiume, tocca ad Alfano prendere la parola e fare il punto sulla situazione del governo, appeso alla decisione sulla decadenza di Berlusconi dalla carica di senatore. Un’ipotesi definita «impensabile e incostituzionale».
Insomma hanno votato una norma incostituzionale per sbaglio…
«Il Popolo della Libertà – chiude Alfano- è come sempre unito, compatto e deciso, a fianco del suo presidente Silvio Berlusconi, a cui è molto legato da indissolubili vincoli di affetto e di condivisione politica».
Nel frattempo il Cavaliere aveva lasciato i commensali per un impegno più importante che stare a sentire falchi e colombe litigare: la partita del Milan a San Siro.
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