FUTURO E LIBERTA’ A CONGRESSO: NASCE IL PARTITO ON LINE
DIRIGENTI ELETTI VIA WEB DALLA BASE…UN “CONFESSIONALE” A DISPOSIZIONE PER POTER REGISTRARE UN VIDEOMESSAGGIO “SULL’ITALIA CHE VORREI”….ATTESI 10.000 MILITANTI ALLA FIERA DI RHO
La t-shirt col dito puntato di Gianfranco Fini, già andata a ruba a Bastia Umbra (“Che fai mi cacci”) sarà il pezzo cult anche stavolta allo stand dei gadget.
Ma il “confessionale” su «l’Italia che vorrei», dove ognuno potrà chiudersi e registrare un videomessaggio (poi rilanciato sul web) sarà l’attrazione più gettonata tra i diecimila iscritti e militanti.
Alla vigilia del congresso fondativo di Futuro e libertà , che si apre oggi alla Fiera di Rho-Milano, l’attesa però è già tutta proiettata sulle conclusioni del leader.
Fini domenica sarà eletto dalla base presidente di Fli, ma per il «senso di responsabilità che deriva dai concomitanti impegni istituzionali» – quella terza carica dello Stato alla quale, ribadirà dalla tribuna, non intende rinunciare – si autosospenderà .
Con buona pace degli avversari pdl che lo vorrebbero dimissionario da Montecitorio e di un paio di intellettuali amici, da Campi alla Ventura, che inultimo gli avevano suggerito di lasciare lo scranno.
Non i suoi, però.
Che anche a poche ore dal lancio ufficiale di Futuro e libertà hanno blindato il sostegno al capo.
Se Bastia Umbra ha segnato la svolta dell’uscita dal governo, da Rho Gianfranco Fini potrebbe rilanciare la richiesta ufficiale di dimissioni del presidente del Consiglio, sulla scia degli ultimi scandali e della tempesta giudiziaria.
Dipenderà dal dibattito interno al congresso (e dagli eventi delle prossime ore) l’eventuale passaggio ulteriore: la presa d’atto della «emergenza democratica» e della necessità di un «patto repubblicano» tra le opposizioni per salvare il paese dal «tracollo berlusconiano», come molti dall’interno già suggeriscono.
Non senza eccezioni, da Ronchi a Viespoli.
Quel che è certo, spiega Italo Bocchino è che «Milano segnerà il battesimo di un partito che è già il dopo-Berlusconi, che incarnerà una destra moderna come ve ne sono in Inghilterra, in Francia, in Germania. Nascerà il partito più moderno del panorama politico italiano».
Rivoluzionario intanto sarà il criterio di elezione dei vertici.
I 7.320 che si sono iscritti finora al congresso potranno partecipare all’elezione di presidente e coordinamento.
E chi non potrà raggiungere Milano potrà esprimere la preferenza via web, tramite un codice personale.
Proprio l’utilizzo di internet è la svolta sulla quale punteranno i finiani.
«Lo strumento web non solo per la selezione della classe dirigente, ma anche nella gestione interna del partito, che d’ora innanzi avverrà on line – racconta Chiara Moroni, responsabile dell’organizzazione del congresso – Il modello sarà molto in stile Obama».
Sarà l’anti-Pdl, nella misura in cui il «Fli on line» giocherà tutto sull’apertura e sui contributi della base.
Che, tanto per cominciare, eleggerà appunto il presidente. Sebbene la candidatura sarà unica e scontata.
Tutto il dibattito di sabato, dopo l’apertura del primo giorno affidata appunto a Moroni, al coordinatore Urso, ai capigruppo Bocchino e Viespoli, sarà centrato sul terzo polo in cui il partito va a confluire in vista delle amministrative di maggio e delle eventuali politiche anticipate.
Intanto però partito e brand esistono in autonomia.
Prima disposizione di Fini: cancellazione del suo nome dal simbolo, sostituito dalla sigla Fli, che già campeggia sul sito.
Non ci saranno leader di altri partiti a Milano.
Neanche i confondatori del Nuovo polo perl’Italia, Casini, Rutellie Lombardo. Proprio perchè «è un congresso fondativo» spiegano.
Gli organizzatori contano di raggiungere durante i tre giorni quota 10 mila iscritti, dunque duemila oltre gli attuali registrati.
Mille saranno i giovani. Oltre trecento i giornalisti accreditati.
Evento paramondano della tre giorni, la cena da 964 coperti di stasera.
Fini padrone di casa, ma Gianfranco Vissani a sovrintendere ai fornelli.
L’ex chef ” dalemiano ” con i suoi otto cuochi curerà il catering dell’intero congresso.
Cena da grand gourmet (anche quella prenotabile via web) ma a prezzi popolari: 20 euro.
Sul sito Fli.com già campeggia il videospot dello chef registrato ad hoc per Fini e i suoi.
Carmelo Lopapa
(da “La Repubblica“)
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