GAY, IMMIGRATI, RAZZE E “CAZZI”: LA DESTRA SOVRANISTA OSCENA
TUTTI GLI SCAPPATI DI CASA STRAPARLANTI
La corsa a spararla grossa è ormai sport nazionale. Per non restare indietro, ieri il ministro dello Sport Andrea Abodi ha accolto così il ritorno in Italia di Jakub Jankto, il primo calciatore di Serie A a essersi dichiarato omosessuale: “Se devo essere sincero non amo, in generale, le ostentazioni, ma le scelte individuali vanno rispettate per come vengono prese e per quelle che sono”. Viva la sincerità.
Per sua fortuna, Abodi è in buona compagnia, trattandosi pur sempre del governo che ha ideato Open to Meraviglia, capolavoro assoluto di un governo che pure sforna figuracce a ritmo frenetico. Ecco alcune mostruosità d’autore, talvolta definite gaffe per indulgenza.
Non sapevo di essere giurato. Serata di premiazione dello Strega. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, evidentemente convinto che il concorso riguardi il liquore, confessa: “Ho ascoltato le storie dei libri in gara, sono tutte storie che ti prendono, che fanno riflettere, proverò a leggerli”. Geppi Cucciari lo incalza: “Ah, non li ha letti?”. “Sì, li ho letti perché ho votato, però voglio approfondire” (6 luglio). Giurato a sua insaputa.
Sostituzione etilica. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida interpreta la crisi demografica: “Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica”. Menomale che almeno apprezza la satira. (18 aprile).
Ignoranza alimentare. Lollobrigida vuole uscire dall’equivoco: “Sono ignorante, non razzista” (20 aprile). Dopo qualche ora: “Non credo sia corretto definirmi ignorante perché fino a ieri non sapevo chi fosse il signor Kalergi”.
Bontà sua. Sempre Lollobrigida critica i percettori di Reddito di cittadinanza: “Meglio nei campi che sul divano” (2 aprile). Ma mica voleva essere offensivo: “Quando consigliavo di prendere in considerazione l’idea di andare a lavorare nei campi, non lo dicevo in termini negativi” (12 giugno).
Cross-over. Il Milan perde il derby di Champions League, ma da ore l’Emilia-Romagna è alle prese con una tremenda alluvione. Matteo Salvini spicca per delicatezza: “Cuore e impegno (e telefono che squilla di continuo) dedicati ai cittadini di Emilia e Romagna che lottano con acqua e fango. Un Milan senza cuore, grinta e idee non merita neanche un pensiero” (17 maggio).
Due gocce d’acqua. Interrogata sui guai societari di Daniela Santanchè, la ministra alla Famiglia Eugenia Roccella si lancia in un paragone ardito: “Io ricordo ancora Enzo Tortora. Ricordo anche tutte le persone, tutti i politici che si sono dimessi e poi sono risultati assolutamente innocenti” (8 luglio). Il noto ministro Tortora, che andò in Senato a raccontare balle.
Scala di reati. Federico Mollicone (FdI) disquisisce di maternità surrogata: “È un reato grave, più grave della pedofilia” (20 marzo). Ma meno dei rave.
Il loop Cutro. La strage di Cutro del 26 febbraio scatena una gara di disastri. Inizia il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli” (27 febbraio). Genitori irresponsabili. Prosegue Fabio Rampelli (FdI): “Nelle Nazioni da cui provengono gli immigrati ci sono le parabole e i telefoni e quindi potremmo raggiungere tutte le popolazioni in difficoltà e far loro presente che quei viaggi non sono come vengono dipinti dai trafficanti” (2 marzo). Tipo vecchio spot della Telecom, ma con Rampelli al posto di Gandhi.
Il giorno dopo il pessimo Cdm a Cutro, in compenso Meloni si dedica al karaoke con Salvini. Cosa cantano? “Questa di Marinella è la storia vera, che scivolò nel fiume a primavera” (10 marzo). Cinque giorni più tardi, per farsi perdonare, Meloni incontra i familiari delle vittime della strage. E dimostra di saperli mettere a proprio agio: “La premier ha chiesto loro (informa una nota di Palazzo Chigi, ndr) quanto fossero consapevoli dei rischi legati alle traversate del Mediterraneo” (15 marzo). Niente paura, per il futuro stiamo tranquilli: “Andiamo a cercare gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo” (Meloni, 10 marzo). Poi ci pensa Guido Crosetto a trovare il colpevole: “L’aumento esponenziale del fenomeno migratorio è parte di una strategia chiara di guerra ibrida che sta attuando la Wagner” (14 marzo).
Italiani e vecchie bande. Pure il fascismo è fonte di scivoloni. Meloni commemora come può l’eccidio delle fosse ardeatine: “335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani” (24 marzo). Italiani qualunque? Uno vale l’altro? “Sì, li ho definiti italiani. Perché, gli antifascisti non sono italiani? È onnicomprensivo”. 335 esseri viventi massacrati. La Russa ci mette una pezza: “Via Rasella è stata una pagina tutt’altro che nobile della Resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia” (31 marzo).
Metodo Montessori. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e le frontiere della didattica: “Un bullo deve fare i lavori socialmente utili, perché solo lavorando per la collettività, per la comunità scolastica, umiliandosi anche, evviva l’umiliazione che è un fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità” (21 novembre 2022).
Governo dantesco. Per uscire dalle polemiche sulla lottizzazione della Rai, Sangiuliano lottizza la letteratura. In modo retroattivo: “Penso che Dante sia stato il fondatore del pensiero conservatore italiano. Anche la sua costruzione politica credo sia profondamente di destra” (14 gennaio).
Residuo fisso. Dal Viminale, Piantedosi racconta l’emergenza migranti con sapiente uso del lessico: “Gli organismi di competenza accerteranno chi, tra i migranti, versa in condizioni di vulnerabilità e di questi ci faremo carico. Dopo di che la nave dovrebbe lasciare le acque nazionali, con tutto il resto del carico che ne dovesse residuare” (5 novembre 2022).
Ingannato. Il presidente del Lazio Francesco Rocca, dopo le polemiche per aver tolto il patrocinio della Regione al Gay Pride: “Mi hanno ingannato. Io ho dato rifugio a gay cacciati di casa” (6 giugno).
Colonialismo buono. Tommaso Foti (FdI) garantisce sul Piano Mattei in Africa: “L’Italia è vista in modo diverso dalla Francia e dalla Spagna, perché l’intervento in Africa fu anche fatto di strade o ponti. Gli altri ebbero solo fini predatori” (1 luglio).
Meriti e competenze. Vittorio Sgarbi sulla sua nomina a sottosegretario alla Cultura: “Sono stato scelto per il merito e la competenza” (31 ottobre 2022). Sempre Sgarbi, all’inaugurazione dell’Estate al Maxxi: “Il cazzo… è un organo di conoscenza, cioè di penetrazione, serve a capire” (21 giugno).
Libri chiusi. Il ministro Valditara alla vigilia degli esami di maturità: “Ero stato interrogato in matematica a febbraio e poi non avevo più aperto libro immaginando che non sarebbe uscita matematica agli esami” (16 giugno).
Integralisti. Il ministro della Protezione civile Nello Musumeci se la prende col colpevole dell’alluvione in Emilia-Romagna: “L’integralismo ambientalista è nocivo” (17 maggio). Ma certo.
Ottimismo. Matteo Salvini parla del Ponte sullo Stretto: “Sarà il Ponte più studiato al mondo. Cantieri aperti nell’estate del 2024” (9 giugno). Non si sa quale delle due frasi sia più azzardata.
Fake news. Sangiuliano risponde alle polemiche sull’aumento dei biglietti dei musei: “Parlare di aumento generalizzato è una gigantesca fake news” (13 gennaio). Da ottobre 2022 gli Uffizi sono passati da 20 a 25 euro; Ostia Antica da 12 a 18 euro; il Mann sale a 22 euro. Da ultimo, il Pantheon da gratuito passa a 5 euro. Il tempo di finire i libri dello Strega e lo scoprirà anche il ministro Sangiuliano.
(da il Fatto Quotidiano)
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