Genova
SOLLEVIAMO UN CASO POLITICO… DI PIETRO, TU CHE SEI UN ESPERTO DI CONFLITTI DI INTERESSI, PENSI SIA OPPORTUNO CHE UN ASSESSORE PROV. AL TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO, ABBIA STRETTI RAPPORTI DI PARENTELA CON UNA DITTA ASSEGNATARIA DI LAVORI PER LA PROVINCIA?
Come i nostri lettori sapranno, quando affrontiamo un argomento èperchè abbiamo avuto riscontro sulla base di fatti, documenti e testimonianze (magari non tutte pubblicate). Non facciamo battaglie ad personam per il gusto di protagonismo, ma ci limitiamo a esporre dati reali su cui ciascuno trae le conclusioni che meglio crede…ma i fatti sono inconfutabili con tanto di documenti allegati, date e persino orari. Iniziamo con due dichiarazioni . La prima di Manuela Cappello, assessore della Italia dei Valori alla Provincia di Genova, con delega al territorio e difesa del suolo…scritta di suo pugno sul Meet Up 2 ( sito dei grillini) in data 20 ottobre alle ore 6.01 ” In relazione al conflitto di interessi vi assicuro che, proprio per i miei fondamentali principi, sarà mia cura monitorare le procedura di gara per i prossimi acquisti della amministrazione provinciale”… bene, ne deriva un impegno non di semplice spettatrice ma di una presenza attiva di monitoraggio e controllo. Seconda dichiarazione, scrive sullo stesso sito alle ore 5.56 del 20 ottobre 2007 il marito Giacomo Grappiolo “NON ESISTE NESSUNA SOCIETA’ NE’ MIA, NE’ DELLA MIA FAMIGLIA CHE ABBIA NULLA IN AFFIDO, MA NEANCHE LONTANAMENTE A CHE FARE CON LE ATTIVITA’ ISTITUZIONALI DI MANUELA CAPPELLO”, bene, prendiamo atto della dichiarazione scritta. Ci chiediamo: quali sono le attività istituzionali di Manuela Cappello? E’ assessore alla Provincia di Genova (territorio e difesa del suolo) ed è Consigliere comunale, sempre di Genova. E’ poi anche presidente del CIV di San Gottardo ( zona Valbisagno), ma questa è una carica non istituzionale. Quali sono invece le aziende di famiglia cui si riferiva il marito della Cappello che non avrebbero “neanche lontanamente a che fare coi ruoli istituzionali della moglie”? La Grappiolo Bruno Srl del suocero e dei cognati della Cappello ( nonchè la LigurNolo Srl del solo cognato Alessandro). SI DA’ IL CASO CHE ALLA GRAPPIOLO BRUNO SRL VENGANO AFFIDATI TUTTORA LAVORI DALLA PROVINCIA SIA COME ESCAVAZIONI CHE COME SGOMBERO NEVE con determinazioni dirigenziali, nessuno lo potrà negare. D’altronde che la Grappiolo lavori per il Comune e Provincia di Genova si evince anche su Internet, avendo partecipato a diverse gare di appalto, anche negli anni scorsi. Come è provato che la Ligurnolo lavori ad es per il Municipio 4 della Valbisagno, sempre a determinazioni dirigenziali. Passiamo ad altri testi, quelli che parlano di conflitto di interessi… Si legge ” Si verifica un conflitto di interessi quando viene affidata un’alta responsabilità decisionale ad uin soggetto che abbia interessi personali o professionali in conflitto con l’imparzialità richiesta da tale responsabilità . L’essere in conflitto di interessi ed abusare effettivamente della propria posizione restano però due aspetti distinti: un soggetto coinvolto, infatti, potrebbe non agire mai in modo improprio. TUTTAVIA UN CONFLITTO DI INTERESSI ESISTE A PRESCINDERE CHE AD ESSO SEGUA UNA CONDOTTA IMPROPRIA O MENO “. Questo recita la giurisprudenza che cita eventuali anomalie ( la partecipazione ad un appalto, ad es., essendo a conoscenza dei termini riservati di proposta) che potrebbero verificarsi. Ancora l’art 3 della legge 20 luglio 2004, n. 215 recita: ” sussiste conflitto di interesse quando il titolare di cariche partecipa alla adozione di un atto che ha una incidenza specifica sul patrimonio del titolare, del coniuge o dei parenti entro il secondo grado, ovvero delle imprese o società ad essi controllate”. Si potrebbe obiettare che la Ditta Grappiolo lavora da qualche anno per la Provincia e non sarebbe giusto penalizzarla. Concordiamo che, fino a prova contraria, essa ha diritto di lavorare per la Amministrazione prov. E’ LA MANUELA CAPPELLO CHE NON DOVEVA RICHIEDERE E/O ACCETTARE UN POSTO DA ASSESSORE AL TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO, sapendo di trovarsi in una posizione del genere, dove al Governo nazionale si richiede tra l’altro ai ministri di denunciare entro 60 giorni dalla elezione eventuali interessi anche familiari potenzialmente in conflitto. ERA REPETTO CHE DOVEVA VALUTARE MEGLIO LA SITUAZIONE, SE NE ERA A CONOSCENZA. Un esempio banale: se la Ditta Grappolo, poniamo da x lavori che attualmente faceva a trattativa privata passasse, nel corso dei prossimi anni, a 5 volte x lavori a trattativa privata, sarebbe una cosa che darebbe adito a illazioni o no? PRESIDENTE REPETTO, PENSA SIA OPPORTUNO CHE UN SUO ASSESSORE SI TROVI IN UN CASO DELICATO DI QUESTO GENERE ? Lo chiederemo anche ai genovesi, affinchè ciascuno possa valutare serenamente il caso politico che oggi solleviamo.
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