GENOVA: LA RONDA LEGHISTA CON CODAZZO DI TV E DIGOS PERDE PER STRADA L’UNICO EX AGENTE IN CONGEDO, IL CANE JAGO
ESIBIZIONE USO TV DELLA RONDA DELLA LEGA… DOPO L’INTERVISTA A “VITA IN DIRETTA” SI PARTE ALLE 23 CON LA SCORTA DELLA DIGOS… PASSEGGIANO IN 15 PER SAMPIERDARENA DESERTA IMPETTITI NELLA PETTORINA E COL CANE EX ANTODROGA… POI VANNO A BRIGNOLE PER UNA SITUAZIONE DI DEGRADO E RIMANGONO LA META’, ANCHE IL CANE VA A CUCCIA… TROVANO 4 BARBONI CHE DORMONO E SI CHIEDONO SE MANDARLI VIA… ALLA FINE TORNANO A CASA, LA SICUREZZA E’ STATA GARANTITA
 Un cronista del “Secolo XIX”, quotidiano genovese, ha seguito una ronda leghista, convocata per la circostanza, nel suo viaggio serale per le strade della città  ( in verità  di chilometri ne hanno fatto pochi) al fine di garantire sonni tranquilli ai genovesi.
Un cronista del “Secolo XIX”, quotidiano genovese, ha seguito una ronda leghista, convocata per la circostanza, nel suo viaggio serale per le strade della città  ( in verità  di chilometri ne hanno fatto pochi) al fine di garantire sonni tranquilli ai genovesi.
Leggiamo il “Secolo XIX”: “Lo scopo delle ronde? Portare i media, le telecamere, nelle sacche di degrado urbano segnalate dai cittadini ma ignorate dalle istituzioni. Ma succede anche il contrario: ovvero che sia la presenza di una telecamera a giustificare una ronda. Dopo l’arrivo della troupe della “Vita in diretta” (Rai1) ed esaurito il giro di interviste, la ronda può partire. Sono le 23, siamo a Sampierdarena e il percorso viene controllato discretamente da un’auto civetta della Digos”.
I partecipanti risultano 15 all’appello capitanati da un filiforme e piccolo segretario organizzativo leghista con pettorina d’ordinanza: esaurito lo show uso telecamere si decide di fare una passeggiata nella delegazione deserta.
Ex agenti o appartenenti alle forze dell’ordine come prevede il decreto sulla sicurezza in via di approvazione non ce ne sono. Se si esclude Jago ( in versione padana chiamato Giago) un bel golden retriver che viene qualificato come ” ex cane antidroga dei carabinieri”. Quindi formalmente sono a posto, Maroni sarà  contento. Il giornalista del “Secolo XIX” raccoglie qualche opinione dei partecipanti e le motivazioni per cui si sono dichiarati disponibili alla ronda: chi perchè sotto casa c’era la musica ad alto volume, chi per le prostitute per strada, chi perchè ha subito un furto in casa, chi perchè si spaccia.
A parte un paio di insulti di una lucciola infastidita dai flash dei fotografi, tutto tranquillo: bar chiusi, passanti pochi.
Improvvisamente scoppia l’allarme, proprio quando alle 24 si stava per ordinare lo sciogliete le righe. Lo annuncia il caporonda dall’alto del suo 1,55 x 50 kg ( a occhio): “Un cittadino ci ha segnalato una situazione di degrado nel sottopasso di Brignole” .
In base al principio “armiamoci e partite” la ronda si dimezza di presenze, il cane Jago, fatti i bisognini, mostra di non gradire oltre la compagnia e opta intelligentemente per la cuccia di casa.
I superstiti arrivano a Brignole in auto …
Ora comprendiamo che a piedi sarebbe stata un po’ lunga e l’urgenza dell’operazione richiedeva un mezzo di locomozione adeguato, ma perchè non hanno preso un bel bus, scegliendo tra il 20, il 18 o l’1? O i bus non rientrano nel piano sicurezza? Mah…
Comunque eccoli sfilare per il sottopasso fino alla situazione di degrado: rappresentata da 4 poveri barboni che dormono, avvolti nelle coperte di una fredda notte su dei gradoni rialzati.
La ronda ridotta inizia le consultazioni: chi esprime compassione e chi invece vorrebbe mandarli via ( con che autorità  non è ben chiara).
Mancando le schede per una votazione segreta e essendo irreperibile a quell’ora Maroni, si decide di non decidere.
Il capo cordata dimentica che Maroni ha indicato come modello gli Angels milanesi che nel caso specifico avrebbero portato viveri e bevande calde ai 4 barboni, ma in effetti gli Angels sono una cosa diversa: sono persone serie.
Alla fine si ritorna alle auto e tutti a casa: anche stasera a Genova i cittadini possono dormire sonni tranquilli.
Gli uomini della Digos tra uno sbadiglio e l’altro avranno commentato “Finalmente hanno finito di rompere i c… ” e hanno messo in moto.
Ultima osservazione da cittadini: per avere la scorta della polizia, tanto valeva far fare il giro panoramico a loro, visto che li hanno “dovuti” proteggere.
Ma per capire il concetto occorrerebbe essere in buona fede.
Buon riposo meritato, rondisti a caccia di farfalle.
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