GERMANIA, NEGAZIONISTI E NEO NAZISTI VIOLANO DIVIETO A CORTEO SENZA MASCHERINA E DISTANZIAMENTO, SCONTRI E ARRESTI
UN CONSIGLIO: USATE IDRANTI CON CONCENTRATO DI COVID, TANTO NON ESISTE, COSI’ SI RINFRESCANO
A Berlino una manifestazione dei negazionisti del coronavirus è andata fuori controllo dopo pochi minuti. E al Tagesspiegel, un portavoce non ha nemmeno saputo confermare, verso l’ora di pranzo, gli arresti in corso per le vie del centro, documentate da numerosi video. Un bilancio sarà reso noto lunedì.
Ma, intanto, in mattinata è trapelata la notizia che nella notte tra sabato e domenica l’Istituto Robert Koch, ente governativo che centralizza i dati sul coronavirus, è stato attaccato “da ignoti” con delle bottiglie incendiarie. Una guardia di sicurezza è riuscita a spegnere le fiamme, penetrate anche all’interno dell’edificio.
A mezzogiorno, ad Alexanderplatz si sono ritrovati in più di duemila per protestare contro le restrizioni. Quando una ventina di agenti ha negato l’autorizzazione per l’avvio del corteo perchè quasi nessuno portava la mascherina, i manifestanti hanno forzato il blocco e si sono messi in cammino verso Karl-Marx-Allee, nella parte orientale della città , urlando slogan contro “la dittatura della sanità ”.
L’obiettivo era un cinema Kosmos, dove si sta tenendo – quasi tutto in digitale – il vertice mondiale della sanità (World Health Summit).
La protesta è stata proclamata da “Querdenker”, associazione che ha indetto molte manifestazioni contro le restrizioni in giro per la Germania, ma anche dall’avvocato Markus Haintz e da medici negazionisti come Bodo Schiffmann. La polizia ha reso noto di aver mobilitato complessivamente 600 agenti
Haintz sarebbe stato arrestato nel pomeriggio, almeno a giudicare da un video condiviso su Telegram da Attila Hildmann, uno dei più noti istigatori anti-restrizioni. Al grido di “circondiamo gli sbirri”, i manifestanti sono riusciti nel primo pomeriggio a circondare gli agenti, che erano palesemente pochi per contenere un corteo dalle intenzioni poco pacifiche. Un giornalista del Tagesspiegel sostiene di aver riconosciuto tra i protestatari “famosi estremisti di destra che erano presenti all’assalto al Reichstag” del 29 agosto scorso.
Vari tentativi della polizia di sciogliere la manifestazione sono falliti: i negazionisti non si sono mossi per ore dalla Karl-Marx-Allee e si sono persino agganciati l’uno all’altro continuando a gridare slogan come “noi siamo il popolo” o “resistenza, resistenza”.
A una camionetta dei pompieri e a un’ambulanza è stato impedito il passaggio. Mentre il cronista della Bild Til Biermann riportava teorie raccolte tra i manifestanti, come “i letti degli ospedali negli Usa sono in realtà vuoti, tutti i morti da Covid-19 sono morti di influenza” e ricordava l’attacco incendiario all’Istituto Koch, è stato aggredito da un pugno di persone che gli hanno tenuto una mano davanti alla telecamera e gli hanno urlato teorie cospirazioniste (“è tutto controllato dal capitale e da Bill Gates” la meno delirante). Il diverbio si è concluso con coretti di “Luegenpresse”, “stampa bugiarda” – slogan dell’era nazista, prediletto in questi anni dalle piazze xenofobe come Pegida.
Alle 16 si è tenuta un’altra manifestazione più contenuta. Lì è comparso Attila Hildmann, che ha urlato al pugno di manifestanti le sue parole d’ordine contro le restrizioni. Alle 17 ne era stata programmata un’altra ancora, imponente, al Grosser Stern, nella parte occidentale della capitale. Erano previste diecimila persone. Ma non si è presentato nessuno: la protesta è stata annullata pochi minuti prima dagli organizzatori.
(da agenzie)
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