GHEDDAFI PARLA IN TV E INCITA AL GENOCIDIO: NEL DELIRIO ACCUSA ANCHE L’ITALIA DI AVER DATO RAZZI AGLI INSORTI
DOPO CHE IL SUO COMPAGNO DI MERENDE E DI BUNGA BUNGA BERLUSCONI GLI HA REGALATO 5 MILIARDI DI DOLLARI PER AFFOGARE GLI IMMIGRATI PER CONTO TERZI, IL CRIMINALE DI GUERRA LIBICO HA ANCORA LA FACCIA DA CULO DI ACCUSARE L’ITALIA….PUO’ SOLO RINGRAZIARE DI AVERE A CHE FARE CON UN GOVERNO DI CACASOTTO, ALTRIMENTI SAREBBERO GIA’ PARTITI I BOMBARDIERI PER RADERE AL SUOLO LE SUE REGGIE COSTRUITE COI SOLDI RUBATI AL POPOLO LIBICO
Il Raìs invita i suoi sostenitori ad attaccare i manifestanti: “Non siamo ancora ricorsi alla forza, ma lo faremo”.
Poi accusa “americani e italiani di aver dato razzi ai ragazzi di Bengasi”
”Resterò a capo della rivoluzione fino alla morte”, ha annunciato il leader libico Muammar Gheddafi in un discorso in tv in cui ha ribadito di non avere alcuna intenzione di farsi da parte.
“Io non lascerò il Paese — ha assicurato il Raìs -. Non sono un presidente e non posso dimettermi. Sono il leader della rivoluzione e lo sarò fino all’eternità , sono un combattente, un mujihid. Io sono un rivoluzionario. Ho portato la vittoria in passato e di questa vittoria si è potuto godere per generazioni”.
Ripercorrendo la storia del Paese, Gheddafi ha voluto ricordare di come “anche l’Italia sia stata sconfitta sul suolo libico”.
“Tutto il mondo ci guarda con rispetto e con timore grazie a me, compresa l’Italia. Ci siamo fatti rispettare da tutti, quando sono andato in Italia hanno salutato con rispetto il figlio di Omar Mukhtar”.
Il colonnello ha poi ricordato di “aver sfidato l’arroganza dell’America e della Gran Bretagna e non ci siamo arresi”.
Il colonnello ha poi attaccato i manifestanti, ”ratti pagati dai servizi segreti stranieri” a ancora “una vergogna per le loro famiglie e le loro tribù”.
Quelli che attaccano le caserme inermi e le nostre famiglie “sono giovani drogati, sono giovani sedicenni che vogliono imitare l’Egitto”.
Secondo Gheddafi, “dietro di loro c’è un gruppo di persone malate infiltrate nelle città che pagano questi giovani innocenti per entrare in battaglia. Chi ha progettato questi attacchi ora è in sedi tranquille dopo aver dato loro l’ordine di distruggere”.
”Non siamo ancora ricorsi alla forza, ma lo faremo”. Questa la minaccia del Raìs a chi protesta.
E rivolto ai suoi sostenitori: “Vi invito a uscire domani in strada nel paese per manifestare in favore dei successi da noi ottenuti in questi anni. Uscite dalle vostre case e attaccate i manifestanti” .
“Ho il mio fucile — ha aggiunto — e lotterò fino all’ultimo. Io sono l’orgoglio della Libia, l’uomo che ha sempre voluto la prosperità e che ha restituito il petrolio che veniva portato via”.
“Un picciolo gruppo di terroristi non sarà la scusa per far arrivare nel paese gli americani”. I
l colonnello ha poi accusato ”gli italiani e gli americani di aver dato razzi Rpg ai ragazzi di Bengasi”.
Il leader libico ha poi affermato di accettare “la proposta di concedere autonomie regionali”.
Parlando alla nazione ha affermato che la soluzione alla crisi in atto nel paese nordafricano è la formazione di comuni e amministrazioni autonome.
Fine del delirio.
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