GIANNI LEMMETTI COME POZZETTO NEL “RAGAZZO DI CAMPAGNA”
IL NEOASSESSORE AL BILANCIO DI ROMA SI PARAGONA AL PROTAGONISTA DELLA COMMEDIA CHE ARRIVA IN CITTA’ E DEVE ANCORA AMBIENTARSI
Parla al telefono lungo via del Tritone, poi si toglie le cuffie e si sbottona: «Come sto a Roma? Mi sento un po’ come Renato Pozzetto in Il ragazzo di campagna».
Camicia grigia, giacca, jeans neri e sneaker. Così, ieri mattina, Lemmetti si è presentato alla sua prima commissione Bilancio.
Stretto in ascensore, racconta con ironia i suoi primi giorni capitolini: «Sono ancora spaesato. Una casa? Devo trovarla. Sono ospite da un po’… e, come si dice, dopo tre giorni il pesce puzza».
Quindi, breve dietrofront: «Sono un tecnico, non parlo».
Poi una piccola gaffe tra le risate, quando il cognome del presidente della commissione Marco Terranova viene storpiato in «Terracina», e un’altra battuta: «Quando mi hanno chiamato stavo andando in vacanza a Barcellona Pozzo di Gotto. Avevo le ferie fino al 3 settembre, ma mi son fermato qui».
A Roma, dove dovrà risolvere la grana Atac.
La soluzione? «Ci vuole suspense – scherza, ora diretto verso il Campidoglio – ma i lavoratori stiano tranquilli. Il metodo giusto non porta al licenziamento di nessuno. Stanno studiando il concordato Aamps per raggiungere quelle performance lì. L’importante è essere onesti e avere un modello funzionante».
Quello M5S, sperando che Livorno e Roma non siano poi troppo distanti.
(da “NextQuotidiano”)
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