GIORGIA ROSSI, GIORNALISTA DI DAZN, SOLIDALE CON GRETA: “SE CI PROVANO CON ME LI FACCIO FINIRE ALL’OSPEDALE QUEGLI ANIMALI”
“DA ME REAZIONE FISICA E VIOLENTA: COLPI DI MICROFONO SULLE PALLE”
“Vorrei essere accanto a lei, darle forza, farle sentire la mia vicinanza. Chi è vittima diviolenze non deve mai provare solitudine. Che è una nuova violenza” spiega la giornalista di Dazn a Repubblica.
“Noi donne dobbiamo imparare a fare squadra – aggiunge l’ex Mediaset e Sky -. A volte, purtroppo, ancora non succede. Non voglio fare esempi, basta leggere un po’ i giornali: allusioni, invidie, parole usate come coltelli. E invece se molestano te, stanno molestando anche me, anzi tutte noi. Per me è chiarissimo. Non facciamoci del male tra noi, non ce n’è veramente bisogno”
“Non ci hanno aiutato i social, che spesso sono solo apparentemente moderni – chiosa la Rossi -. Troppi commenti cattivi, spietati, gratuiti: ti usano come comodissimo bersaglio. Ti metti una gonna? Stai provocando, ti approfitti della tua bellezza. Un look più maschile? Non sei vestita bene, sei sciatta. Ma perché? Perché? Ti senti trattata come un oggetto, umiliata. E smettiamola di dire che quelle sono solo parole. La violenza verbale può far molto male, anche a chi, come me, lavora tanto ma crede di non dover dimostrare nulla”.
La cronista, domenica pomeriggio inviata dallo Stadio Olimpico di Roma per il pre e post partita tra i giallorossi e il Torino, ha detto che lei non avrebbe avuto una reazione “morbida” nei confronti di quel tifoso, ma anche di non esser mai stata oggetto di molestie di quel tipo: “L’avrei fatto finire non so dove, quell’animale. Reazione fisica, violenta. Un colpo ben assestato, magari col microfono, dove può fare molto male. E mi sono spiegata, credo”.
Ma la sua riflessione va oltre, sottolineando il suo essere conscia di aver scelto di affrontare la sua vita professionale in un ambiente prettamente maschile e maschilista, quello del giornalismo sportivo: “Ho scelto di vivere in un mondo in cui, inutile negarlo, c’è ancora tanto maschilismo. Ne ero consapevole, sapevo fin dall’inizio che mi sarebbero serviti competenza e artigli. Ho affilato sia l’una che gli altri”.
(da agenzie)
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