GLI STUDI SCIENTIFICI CHE DIMOSTRANO COME IL COPRIFUOCO RIDUCE I CASI DI COVID
DEDICATO AI CAZZARI SOVRANISTI CHE VORREBBERO FAR MORIRE ALTRI ITALIANI
Tra le misure anti contagio più severe introdotte in Italia e in altri Paesi vi è anche il coprifuoco, un vero e proprio lockdown notturno che permette di uscire di casa soltanto per motivi di necessità, urgenza e lavoro, da dimostrare con l’immancabile autocertificazione.
Nel nostro Paese è attivo da circa 6 mesi e viene applicato tra le 22:00 e le 05:00 del mattino del giorno successivo, mentre altrove, come in Francia, è anche più duro; in base alla curva epidemiologica, infatti, il coprifuoco può essere fatto partire alle 18:00, alle 19:00 o alle 20:00 e fino alle 06:00.
In Canada generalmente viene applicato dalle 20:00 alle 05:00.
Com’è ampiamente noto, la misura è al centro di un aspro dibattito all’interno della maggioranza del Governo, tra chi preme per uno slittamento alle 23:00 (in particolar modo la Lega) e chi preferisce per il momento mantenere lo status quo in attesa di dati migliori, la linea abbracciata dal premier Mario Draghi nell’ultimo decreto dedicato all’emergenza coronavirus.
L’obiettivo, naturalmente, non è quello di mantenerlo in vigore fino alla fine dello stato di emergenza (slittato al 31 luglio), ma di “restringerlo” – e magari eliminarlo – nelle prossime settimane sulla base dei dati.
Ma il coprifuoco è davvero una misura così efficace per ridurre il rischio di contagio? Vediamo cosa dicono gli esperti.
Il coprifuoco, innanzitutto, esattamente come il lockdown ha l’obiettivo di mantenere le persone a distanza.
Come tutti sappiamo il coronavirus SARS-CoV-2 si trasmette attraverso le goccioline respiratorie grandi (droplet) e piccole (aerosol) che espelliamo quando tossiamo, starnutiamo, parliamo o semplicemente respiriamo, pertanto tagliare di netto i contatti sociali non può che avere un effetto meccanico vantaggioso sull’indice Rt, il numero medio di persone che ciascun positivo può infettare.
La notte, si sa, è “giovane”, ed evitare alla fonte gli immancabili assembramenti che si verificano all’intero e all’esterno dei locali ha indubbi benefici in termini di appiattimento della curva.
Gli esperti tengono anche in considerazione il fatto che la sera, magari dopo una giornata di lavoro, molte persone sono abituate ad alzare un po’ troppo il gomito e perdono di lucidità, una condizione che può ridurre l’adesione alle misure anti contagio di base, come l’uso delle mascherine, mantenere la distanza di almeno un metro dagli altri e lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o un gel idroalcolico.
Insomma, dal punto di vista squisitamente intuitivo il coprifuoco è utile al contrasto di una pandemia come quella di COVID-19.
Ma lo confermano anche alcune ricerche.
Secondo lo studio “Understanding the effectiveness of government interventions in Europe’s second wave of COVID-19” guidato da scienziati dell’Università di Oxford, ad esempio, il coprifuoco notturno può far abbassare l’indice Rt del 13 percento.
Non si tratta di un vero e proprio crollo, ma è comunque una riduzione che può avere il suo peso in un contesto in cui le strutture sanitarie sono fortemente sotto pressione. La ricerca “Impact of a nighttime curfew on overnight mobility” del Dipartimento di Salute Pubblica dell’Ontario ha dimostrato che in Quebec, dove era attivo il coprifuoco, la mobilità notturna era stata abbattuta del 31 percento rispetto a quella dell’Ontario, dove invece non era stato introdotto.
E meno mobilità vuol dire meno contatti sociali e contagi. “Il Quebec ha avuto un numero di casi stabile o in diminuzione nella maggior parte degli ultimi mesi, anche quando altre province canadesi stavano peggiorando”, ha dichiarato a DW il professor Jay Kaufman, epidemiologo presso l’Università McGill di Montreal.
Lo scienziato naturalmente non associa al solo coprifuoco la migliore condizione epidemiologica del Quebec, ma certamente ne riconosce l’effetto positivo.
Del resto, spiega lo scienziato, i casi hanno mostrato un incremento quando il coprifuoco è stato posticipato dalle 20:00 alle 21:30
(da Fanpage)
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