I CASTELLI DI SABBIA DI SALVINI SUL BAGNASCIUGA: ORA EMERGE ANCHE DALLE ACQUE CON UN LIBRO IN MANO
DALLA RUSPA AL PEDALO’: NON PASSA GIORNO CHE NON ARRIVINO FOTO DEL PADAGNO CHE NUOTA IN PISCINA, CHE SI TUFFA, CHE PASSEGGIA SULLA BATTIGIA O CHE FA SELFIE CON BAGNANTI…. E ORA FINGE PURE DI LEGGERE: E’ LA STRATEGIA DELL’UOMO MEDIO
Di questo passo a fine estate avremo una gallery di Matteo Salvini al mare così ricca da riempire gli archivi per anni.
Ormai non passa giorno che non arrivino istantanee del segretario leghista che nuota in piscina, che si tuffa, che passeggia sulla battigia o che posa con i bagnanti.
Al repertorio tradizionale degli album delle vacanze manca, al momento in cui va in stampa il giornale, solo il torneo di beach volley.
Salvini non è certo il primo leader a proporsi a torso nudo, di recente il suo amico Vladimir Putin ha fatto ampio ricorso alla fotografia di regime.
Il presidente russo però anche senza divisa tende a incutere timore, cerca insistentemente di sottolineare la sua primazia persino fisica (nonostante l’età , in fondo è un classe 1952). Salvini invece non ricerca l’eccezionalità , anzi la rifugge.
Guai ad apparire abbronzato e pronto per un film dei Vanzina, meglio esibire un pallore studiato.
Vuole apparire esattamente in media con gli italiani e nelle foto fa le cose che i nostri zii o cugini ripetono da secoli
Il leader del Carroccio punta a inscriversi nell’antropologia italiana più convenzionale, se avesse un Pellizza leghista si farebbe immortalare nella fiumana che corre verso le onde. È la fase due dello spin dopo il cambio compulsivo di felpe ad uso delle telecamere, ora bisogna rassicurare il ceto medio.
Dalla ruspa al pedalò.
Ma può bastare la campagna fotografica dell’estate per mettere al muro il suo avversario Renzi?
L’impressione è che di solo ombrellone non si vada molto avanti: la proposta leghista della flat tax non ha fatto breccia tra le masse popolari, troppo complicata da raccontare e spiegare persino nelle feste del Carroccio.
I sociologi balneari la paragonerebbero a un castello di sabbia .
Dario Di Vico
(da “il Corriere della Sera“)
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