I GRILLINI PASSANO ALLE MINACCE: “NON TORNEREMO IN AULA PACIFICAMENTE”, MA IL PARLAMENTO NON PUO’ ESSERE MONOPOLIO DI BULLI DI PERIFERIA
LE REGOLE GARANTISCONO TUTTI E VANNO FATTE RISPETTARE… UNA MINORANZA HA DIRITTO A FARE UNA DURA OPPOSIZIONE MA NEI LIMITI CONSENTITI DAL REGOLAMENTO.. LA BOLDRINI E’ STATA FIN TROPPO TOLLERANTE, CHI MINACCIA VA CACCIATO
L’indegna gazzarra che si è scatenata dopo l’applicazione della “ghigliottina” da parte della Boldrini è lo specchio di come si sono ridotte le istituzioni del nostro paese: tutti che danno del “fascista” agli altri.
I deputati M5S che occupano i banchi del governo urlando “fascisti”, i colleghi di Fdi che lanciano monetine di cioccolata (anticipo della fondazione An?) , quelli del Pd che urlano «fascisti» ai grillini, quelli di Sel che cantano «Bella Ciao».
Una scena di protesta violenta da piazza quella che si è consumata all’ora di cena nell’Emiciclo di Montecitorio, con una virulenza che ha sorpreso anche i commessi ed i funzionari più anziani.
«Da domani è escluso che torneremo in Aula a discutere pacificamente», annunciano i Cinque Stelle in preda al delirio.
La Boldrini aveva provato in ogni modo ad esercitare una «moral suasion» sui M5S appellandosi al loro «senso di responsabilità » perchè desistessero dall’ostruzionismo.
Una volta consentito a tutti i gruppi parlamentari di tenere una dichiarazione di voto, a sera la presidente della Camera ha convocato i capigruppo e, dopo un dibattito acceso a porte chiuse, ha deciso di applicare la “ghigliottina”: per la prima volta nella storia repubblicana, norma peraltro approvata e pienamente legittima.
Lei si sente la coscienza a posto: «Tutte le fasi del procedimento si sono svolte, e tutti i gruppi hanno potuto esprimersi», dice.
Parte la votazione, e in un attimo è putiferio.
I M5S prima urlano; poi indossano dei bavagli improvvisati, si fiondano come treni sui banchi del governo e li occupano nella bagarre più assoluta, con spintoni e qualche pugno per i commessi.
Alla protesta si associa Fdi: pure Fabio Rampelli occupa i banchi del governo sventolando il tricolore in dotazione per far notare che esiste, mentre i suoi colleghi lanciano monetine di cioccolata e pesanti fascicoli degli emendamenti che per fortuna non colpiscono nessuno. E’ la destra del senso delle istituzioni…
Alcuni commessi vanno a farsi medicare in infermeria.
«Una violenza così qui non l’ho vista in 30 anni», racconta uno dei più anziani assistenti parlamentari, da sempre in Aula.
Il decreto passa. M5S la preparato la sceneggiata e chiede, tanto per essere originale, le dimissioni di Laura Boldrini da presidente della Camera rea di aver applicato la legge e annuncia un Vietnam parlamentare.
«Da domani è escluso che torneremo in Aula a discutere pacificamente”.
Nel frattempo il Tesoro smentisce che con il decreto sia stato fatto un «regalo» alle banche : la rivalutazione del capitale di Bankitalia, sottolineano a via Venti Settembre, non comporterà alcun onere per lo Stato.
La protesta dei grillini si è poi spostata in Commissione.
I deputati hanno occupato la Commissione Affari costituzionali della Camera, bloccando di fatto i lavori.
«Oggi, con il precedente della “tagliola” da parte della presidente della Camera, è morta la democrazia e non c’è più motivo di proseguire con i lavori parlamentari. Blocchiamo il Parlamento», le parole del grillino Riccardo Nuti.
Sarebbe il caso che qualcuno gli ricordasse che la “tagliola” non era mai stata applicata perchè mai ci si era trovati di fronte a un gruppo di bulli di periferia fino ad oggi.
Se poi vuole “bloccare il Parlamento” valuterà la magistratura le ipotesi di reato.
Perchè il punto è un altro: le regole parlamentari garantiscono maggioranza e opposizione se vengono applicate, non si può cedere all’arroganza di nessuna parte politica.
La Boldrini ha tollerato fin troppo: atteggiamenti bullisti tipo “che paura mi fa” di un deputato Cinquestelle non possono passare senza censura.
Se la Boldrini cominciasse a espellere tutti quelli che pensano di essere in curva, i lavori parlamentari me guadagnerebbero.
E ancora di più l’immagine del nostro Paese all’estero.
Se questa è l’alternativa al governo degli inciucisti …
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