I KILLER DELLA CAPRETTA DI ANAGNI E DELL’ORSA AMARENA ORA VIVONO CHIUSI IN CASA E SI LAMENTANO: LA CAPRETTA E L’ORSA CHE AVETE AMMAZZATO NON HANNO PIU’ QUESTA POSSIBILITA’
ABBIAMO VISTO IERI LA “FIUGGI BENE” CHE HA MINACCIATO DIECI ANIMALISTI SOTTO IL COMMISSARIATO DI FIUGGI: GLI ANIMALISTI SONO STATO DENUNCIATI PER MANIFESTAZIONE NON AUTORIZZATA (DECISIONE LEGALMENTE INECCEPIBILE), MA COME MAI NON SONO STATI DENUNCIATE LE DECINE DI SOGGETTI CHE HANNO AGGREDITO I DIFENSORI DEGLI ANIMALI?
I ragazzi che hanno colpito a calci fino alla morte la capretta di Anagni e l’uomo che ha sparato l’orsa Amarena hanno paura. Vivono sotto minacce. A raccontarlo oggi è Il Messaggero, che parte dal terrore di uno dei 17enni riconosciuti nel video in cui aggrediscono e uccidono una capretta. La sua foto è stata diffusa sui social, con l’indirizzo di casa. Riceve minacce di morte estese anche ai genitori. L’uomo che ucciso l’orsa Amarena ha 56 anni, è un allevatore di San Bendetto dei Marsi, in provincia dell’Aquila. È indagato, ma non può più uscire di casa perché riceve minacce come «Ti uccidiamo», «farai la fine dell’orsa», «anche la tua famiglia è in pericolo».
Il 17enne di Fiuggi minacciato di morte
Sulla vicenda della capretta di Anagni la procura mantiene un certo riserbo. Per la morte dell’animale ci sono dodici indagati, il ragazzo di 17 anni di Fiuggi è invece stato identificato da molte persone della zona in cui vive. «Io non giustifico quel gesto – dice il padre del giovane a Il Messaggero – il video è inequivocabile come la responsabilità di mio figlio. È inaccettabile quello che ha fatto e se ne è reso conto anche lui che sta sotto a un treno perché ha capito la gravità dell’atto commesso. Quello che non possiamo permettere è che si diffonda la sua immagine, voglio ricordare che è minorenne, che venga minacciato o che si dica come abbiamo letto sui social che vanno uccisi i genitori».
Non ci sta per «un processo fatto attraverso i social, quando noi ancora aspettiamo che la Procura per i minori ci faccia sapere qualcosa».
Sono tutti ragazzi di famiglie benestanti di Fiuggi, per i quali si valutano tre ipotesi di reato: l’istigazione, il concorso nell’uccisione dell’animale e la diffusione impropria del video sui social. E ad Anagni si è svolta una manifestazione di un gruppo di animalisti che hanno mostrato nomi e foto degli indagati.
L’uomo che ha sparato all’orsa Amarena vive sotto scorta
A San Benedetto dei Marsi, provincia dell’Aquila l’uomo che ha sparato all’orsa Amarena non può uscire di casa. Vive sotto scorta da un paio di giorni. Questa mattina, accompagnato dal suo avvocato Berardino Terra, denuncerà ai carabinieri le minacce di morte ricevute.
Il suo difensore è fortemente preoccupato che possa succedere qualcosa di irreparabile. «È distrutto per quello che è successo e non voleva uccidere il colpo è partito istintivamente. Ora teme per la sua vita e per la sua famiglia. In queste ore sono arrivate telefonate minatorie». Ieri mattina – racconta un vicino – nei pressi della casa c’erano i carabinieri e altre forze dell’ordine.
Altro grave episodio ieri pomeriggio a Fiuggi: una decina di animalisti ha fatto irruzione nella piazza principale di Fiuggi con cartelli di condanna all’uccisione barbara della capretta, con tanto di foto e generalità dell’assassino. La manifestazione non era autorizzata (pare sia stata richiesta ma negata), è intervenuta la Digos cercando di evitare il contatto fisico con alcuni soggetti locali che difendevano gli autori dell’atto criminale. Successivamente i dieci attivisti sono stati accompagnati in Commissariato e denunciati per manifestazione non autorizzata, mentre alcune decine di persone fuori dal posto di polizia insultavano e minacciavano gli animalisti, tanto da dover fornire loro poi una scorta per lasciare Fiuggi. Come mai questa fogna non è stata ad oggi identificata e denunciata? La domanda che molti si pongono: è vero che uno dei 12 denunciati per l’assassinio della capretta è figlio di un funzionario di polizia?
(da agenzie)
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