I NO GREEN PASS A MILANO SFIDANO I DIVIETI: NELLE CHAT L’APPELLO A DISOBBEDIRE
PRIMO SABATO DOPO LA STRETTA DEL VIMINALE
Malgrado le norme più stringenti volute dal Viminale, si teme che il sit-in in piazza Fontana possa degenerare e che i manifestanti creino coas e disagi nell’intera città
È il giorno del cambio di passo per le proteste No Green pass e No vax a Milano, così come in tutto il resto d’Italia, dopo la stretta del Viminale sui cortei che nelle scorse sedici settimane hanno causato scontri, violenze, disagi per cittadini e commercianti. Così come deciso dal prefetto Renato Saccone e dal questore Giuseppe Petronzi, nel capoluogo lombardo scatta oggi il divieto di manifestazione in Piazza Duomo, in corso Vittorio Emanuele e in tutte le aree del centro urbano.
Il divieto sarà valido tutti i giorni prefestivi e festivi, nonché in tutte le giornate comprese tra il 25 novembre e il 9 gennaio.
Le proteste saranno consentite solo in forma statica. Gli eventuali cortei saranno consentiti unicamente «con espressa assunzione di responsabilità da parte degli organizzatori del rispetto della normativa anti-Covid», indossando dunque mascherine e cercando di evitare assembramenti. In caso di mancato rispetto delle norme anti-contagio scatteranno le multe.
A Milano, per oggi, sono previste due iniziative. La prima sarà all’Arco della Pace, dove il figlio dell’ex presidente statunitense Bob Kennedy e la sua associazione Children’s Health Defense Europe hanno in programma un comizio di protesta contro i vaccini.
L’altro ritrovo per le persone contrarie alla certificazione verde e dei No vax è previsto in piazza Fontana. Ma dai canali Telegram degli organizzatori stanno emergendo sempre più appelli e inviti a «dissobbedire al divieto di manifestare».
Si teme dunque che i sit-in di protesta possano evolvere rapidamente, tornando a occupare anche le zone in cui sono state vietate le manifestazioni, causando ancora disagi, scontri e disturbi all’ordine pubblico.
Le forze dell’ordine, intanto, si preparano a reagire con decisione contro quanti non rispetteranno le nuove linee guida per manifestare pacificamente il proprio dissenso. Insomma, la libertà di manifestare il proprio dissenso è garantita, ma non potrà più essere pretesto per innescare violenze e minacce a discapito della sicurezza degli altri, siano essi cittadini, giornalisti, commercianti o agenti.
(da agenzie)
Leave a Reply