I NUMERI SUL LAVORO SMENTISCONO LA DUCETTA, L’ISTAT PUBBLICA I DATI CHE SMONTANO LE SUE FANFALUCHE: A MARZO IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE È SALITO AL 6,0% (+0,1 PUNTI) E QUELLO GIOVANILE È ARRIVATO AL 19,0% (+1,6 PUNTI)
AUMENTANO LE PERSONE IN CERCA DI LAVORO TRA GLI UOMINI E UNDER 50… TRA FEBBRAIO E MARZO IL NUMERO COMPESSIVO DEGLI OCCUPATI È CALATO DI 146MILA UNITÀ
A marzo il tasso di disoccupazione sale al 6,0% (+0,1 punti), quello giovanile al 19,0% (+1,6 punti). L’aumento delle persone in cerca di lavoro (+2,1%, pari a +32mila unità) si osserva soltanto per gli uomini e i minori di 50 anni d’età. E’ quanto fa sapere l’Istat.
Il calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,1%, pari a -11mila unità) coinvolge gli uomini e i 35-49enni a fronte di un aumento tra le donne e nelle altre classi d’età, con l’eccezione dei 15-24enni che registrano una stabilità. Il tasso di inattività è invariato al 32,9%. Rispetto a marzo 2024, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-11,8%, pari a -208mila unità) sia quello degli inattivi (-0,9%, pari a -107mila).
A marzo il numero di occupati, pari a 24 milioni 307mila, scende
lievemente rispetto al mese precedente. La diminuzione dell’occupazione (-0,1%) risulta pari a -16mila unità. Nel confronto annuo il numero di occupati supera quello di marzo 2024 dell’1,9%, pari a +450mila unità, sintesi della crescita dei dipendenti permanenti (+673mila) e degli autonomi (+47mila), a fronte del calo dei dipendenti a termine (-269mila).
Lo comunica l’Istat, diffondendo i dati provvisori su occupati e disoccupati. Su base mensile sono stabili il tasso di occupazione, al 63,0%, e quello di inattività, al 32,9%.
La diminuzione dell’occupazione su base mensile registrata a marzo (-0,1%, pari a -16mila unità) riguarda le donne, gli under 35 anni, i dipendenti a termine e gli autonomi. Nelle altre classi d’età, tra gli uomini e tra i dipendenti permanenti il numero di occupati cresce. Lo indica l’Istat.
In particolare per gli under 35 anni il calo del tasso di occupazione si associa all’aumento di quello di disoccupazione, risultando particolarmente marcato per i 15-24enni. Tra le donne, invece, i tassi di occupazione e disoccupazione diminuiscono (-0,1 punti in entrambi i casi), a fronte di un aumento del tasso di inattività (+0,2 punti).
(da Il Sole24Ore)
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