I PASTORI E LE PECORE, NEL SONDAGGIO EMG SULLA FIDUCIA NEI LEADER L’ULTIMO CHE VIENE E’ SEMPRE IL MIGLIORE
LA MELONI OTTIENE IL GRADIMENTO DEL 53% DEGLI ITALIANI, CONTRO IL 52% DI DRAGHI, AL TERZO POSTO LUCA ZAIA, AL QUARTO CONTE…SALVINI E LETTA SCENDONO NELLA PARTE BASSA MA IL LEADER PIÙ ODIATO RIMANE SEMPRE RENZI
I sondaggi politici continuano a sorridere a Giorgia Meloni. Questa volta è un’indagine Emg fatta lo scorso 24 ottobre e diramata poi durante la trasmissione Agorà, a far segnare un altro piccolo record per la nuova presidente del Consiglio che nei giorni scorsi ha incassato il voto di fiducia prima alla Camera e poi al Senato.
Come si può vedere, nel sondaggio sulla fiducia che gli italiani ripongono verso i leader politici nostrani, Giorgia Meloni avrebbe superato Mario Draghi in questa speciale graduatoria.
Un indice d’esordio migliore rispetto a quello degli altri capi di governo politici che si sono susseguiti negli ultimi anni in Italia. A completare il podio nel sondaggio ci sarebbe poi il presidente del Veneto Luca Zaia, che precede Giuseppe Conte indicato anche lui in crescita.
Periodo positivo anche per i due leader del terzo polo Carlo Calenda e Matteo Renzi, anche se il numero uno di Italia Viva è sempre ultimo per quanto riguarda la fiducia nei leader; in calo invece Enrico Letta al pari di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, con i due alleati di Giorgia Meloni che sembrerebbero soffrire il momento di grande popolarità della presidente del Consiglio.
Il sondaggio ha certificato quello che è il sentore dilagante nel Paese: dopo l’exploit alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre, gli italiani nutrono grande fiducia in quello che sarà l’operato di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.
Un sentimento che sarebbe accresciuto durante il post voto, dove la nuova presidente del Consiglio ha avuto una sorta di braccio di ferro con Silvio Berlusconi, con il leader azzurro che non a caso sarebbe in calo nel sondaggio.
L’altro dato che emerge dal sondaggio è che al momento sarebbe Giuseppe Conte il principale leader dell’opposizione, visto che il Partito Democratico è sostanzialmente senza guida in attesa del Congresso.
(da agenzie)
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