I SOVRANISTI SALVANO I LADRI: SENZA LA QUERELA CHI SCIPPA E’ SALVO
ALTRO CHE ORDINE E SICUREZZA
Sicurezza, sicurezza invocano un giorno sì e un giorno pure il partito della premier Giorgia Meloni, FdI, e la Lega. Ma quando c’è da passare ai fatti è tutta un’altra storia.
Mercoledì, con il parere contrario del governo, la Camera a maggioranza ha bocciato un emendamento targato M5S che chiedeva il ripristino della procedibilità d’ufficio per il furto aggravato, tra i reati retrocessi a procedibili solo con la querela della persona offesa in seguito alla riforma Cartabia.
Chi meglio del governo “ordine e sicurezza” poteva sanare questa ingiustizia per le vittime? E, invece, l’emendamento a firma, tra gli altri, dei deputati Marianna Ricciardi, Federico Cafiero de Raho, Valentina D’Osso e Alfonso Colucci è stato bocciato.
“Il reato di furto aggravato, ha detto in aula Marianna Ricciardi, deve essere procedibile d’ufficio per due motivi: il primo perché si parla di un reato e di una fattispecie che rappresentano un grande allarme sociale; il secondo perché esso è di interesse della collettività, non soltanto del singolo che subisce il furto. Pensiamo al turista che viene un paio di giorni qui a Roma e deve perdere una giornata per andare a denunciare: molto spesso non lo farà. Ma il cittadino, che prende la metropolitana, ha tutto l’interesse affinché vengano denunciati quanti più reati possibili, se si verificano”.
Secondo la deputata M5S, la bocciatura dell’emendamento “dimostra che quella di Meloni e dei suoi alleati è solo propaganda: parlano tanto di sicurezza, ma di fronte a questi atti concreti la retorica del centrodestra si scioglie”.
Per capire meglio l’occasione mancata dalla maggioranza alla Camera di sanare una norma che genera impunità, risaliamo al 2022, quando quella riforma ha “declassato” da procedibili d’ufficio a procedibili solo con la querela di parte reati come sequestro, lesioni, minacce, violazione di domicilio, furti, compreso, appunto, quelli aggravati.
Stiamo parlando di furti commessi, per esempio, dai borseggiatori in metropolitana, sui bus, con il motorino, a casa. La normativa Cartabia ha subito una modifica con questa maggioranza ma solo in minima parte: il Consiglio dei ministri nel gennaio 2023 ha approvato un disegno di legge che rende procedibili d’ufficio i reati “declassati” solo se c’è l’aggravante di mafia e terrorismo.
In tutti gli altri casi quei reati toccati dalla riforma del governo Draghi possono essere perseguiti solo con la querela di parte. Ed è ovvio che tante vittime di minacce, di lesioni, per paura non denunciano e così i colpevoli la fanno franca. Anche chi viene arrestato in flagranza per un furto, per esempio, se entro 48 ore la vittima non ha presentato denuncia, la scampa.
Il governo Meloni ha ripristinato la procedibilità d’ufficio, ma solo per l’aggravante di mafia e terrorismo. Per il resto, tutto sulle spalle delle vittime o tana libera tutti.
(da Il Fatto Quotidiano)
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