IDENTIFICATO L’UOMO CHE HA COLPITO CON UN CALCIO ALL’ADDOME UN BIMBO IMMIGRATO DI TRE ANNI A COSENZA
L’INFAME HA 22 ANNI: DENUNCIATO INSIEME ALLA MOGLIE PER LESIONI PERSONALI AGGRAVATE… IL BIMBO ERA STATO PORTATO IN OSPEDALE… IL RACCONTO DI UN TESTIMONE
È arrivata la denuncia per lesioni personali aggravate nei confronti dell’uomo che ha colpito con un calcio un piccolo migrante di 3 anni la cui unica colpa è stata quella di essersi avvicinato alla carrozzina con cui stava portando in giro sua figlia.
Le forze dell’ordine di Cosenza hanno, infatti, individuato il 22enne autore del vile gesto nei confronti del bambino. Stessa sorte è toccata alla moglie 24enne dell’uomo, presente al momento dell’accaduto.
Come raccontato anche da diversi testimoni, il bambino aggredito si trovava in strada per giocare con i suoi due fratellini. Il tutto mentre la loro madre era in attesa di essere ricevuta da un dottore in uno studio medico lì vicino a Cosenza.
Mentre stava andando a comprarsi un gelato, incuriosito da quel passeggino spinto da una giovane coppia con all’interno un’altra piccoletta come lui, il bambino di 3 anni si è avvicinato alla carrozzina per dare una carezza alla bambina. Il padre della piccola però, non ha gradito questo gesto e ha prima strattonato, per poi assestargli un calcio.
Il tutto è avvenuto sotto gli occhi attoniti dei presenti che hanno veementemente protestato per il vile gesto dell’uomo che ha colpito senza batter ciglio una piccola creatura di soli 3 anni.
Il piccolo è stato poi soccorso da un’ambulanza — aveva perso il respiro, per il colpo ma soprattutto per la paura — dopo quell’aggressione folle
Ora per lui, il 22enne T.D è arrivata la denuncia dopo esser stato individuato dalla Polizia anche grazie al racconto dei testimoni.
Stessa sorte anche per M.V., 24enne moglie dell’uomo che — secondo le indiscrezioni — era presenta sul luogo al momento dell’aggressione. Ancora da chiarire, però, il suo ruolo attivo negli strattonamenti ai danni del bambino.
Questa la ricostruzione di un testimone pubblicata su un quotidiano locale
Ore 19.00, Via Macallè — traversa corso Mazzini: Un bimbo di tre anni si avvicina insieme ai due fratellini un po più grandi ad un passeggino con un bambino per sorriderlo e accarezzarlo. .. Il bastardo del padre di scatto si gira, li grida, e li strattona… e nella sua pazzia mentale tira un calcio nello stomaco al bimbo più piccolo facendogli fare un volo di due metri…. Corro, mi avvicino, inizio a gridare, insieme a me altri passanti si avvicinano… qualcuno della folla gli tira pure un pugno in testa (troppu pocu)… immediatamente cerco di soccorrere il bambino che nel frattempo è diventato bianco e respira a fatica….Un medico nei dintorni lo controlla. Nel frattempo corro sul corso a trovare il bastardo che si è facilmente dileguato nella folla, di lui nessuna traccia…. aspetto con la mamma l’ambulanza che tarda ad arrivare…. vado via perchè ero in ritardo a lavoro. Dalle 20.30 nessuna notizia di mamma e figli….
Faccio un appello a chiunque si trovava nei paraggi che ha assistito alla scena di non essere omertosi e di contattare qualcuno se sa l’identità del bastardo, non possiamo far passare questo vile gesto…. i bimbi non si toccano. … E’ il clima di odio razziale che gira nell’aria a generare violenza.”
(da agenzie)
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