IL BLUFF DI MELONI SULLA BUSTA PAGA PIU’ ALTA NEL 2024: AUMENTI DI SOLI 15 EURO
GLI AUMENTI ANNUNCIATI SONO UNA PATACCA
Per il momento, l’approvazione della delega fiscale introduce solamente dei principi, dei criteri per poi andare a stabilire le misure da introdurre attraverso decreti legislativi. Questo vuol dire che ancora non è possibile valutare gli effetti in busta paga delle nuove misure per i lavoratori. Una in particolare: la riduzione delle aliquote Irpef.
La riforma fiscale prevede la diminuzione da quattro a tre aliquote, come annunciato dal viceministro all’Economia, Maurizio Leo. Un primo passo verso la flat tax, obiettivo del governo ma più a lungo termine. Ma gli stipendi aumenteranno solamente di pochi euro nel 2024, con questa riforma. Entriamo nel dettaglio.
La riforma fiscale deve essere attuata entro due anni, ma secondo Leo già nel 2024 si applicherà la riduzione delle aliquote Irpef. Attualmente sono quattro: 23%, 25%, 35% e 43%. Il governo vorrebbe allargare il primo scaglione, ma bisogna capire quanto. Attualmente è riservato ai redditi fino ai 15mila euro. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha lasciato intendere di voler accorpare i primi due scaglioni, arrivando così fino ai 28mila euro
Ipotesi non semplice da percorrere, considerando gli alti costi. Secondo una simulazione del Messaggero, invece, si potrebbe pensare a un’aliquota al 23% fino a 25mila euro: in questo caso il guadagno in busta paga sarebbe di circa 200 euro in un anno. Poco più di 15 euro al mese, insomma.
Il governo, inoltre, vuole intervenire sulle tredicesime dei lavoratori dipendenti, con l’intenzione di introdurre una aliquota Irpef al 15%, aumentando così l’importo netto. Potrebbe voler dire un aumento di 80 euro per una tredicesima di mille euro. Anche in questo caso, però, non ci sono certezze sulle reali intenzioni del governo e su quale sarà l’aliquota fissata: una decisione che dipenderà anche dalle risorse a disposizione con la manovra.
(da La Notizia)
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