IL BORDELLO “PALACIO BERLUSCONIâ€: A ROSARIO, IN ARGENTINA, INAUGURATO UN SEXY CLUB INTITOLATO AL PREMIER
INDIGNAZIONE DELLA COMUNITA’ ITALIANA PER LO SPUTTANAMENTO CUI E’ ORMAI SOTTOPOSTO IL NOSTRO PAESE: SCOPPIA UN CASO POLITICO… PER I PROPRIETARI DEL LOCALE E’ NORMALE ABBINARE IL NOME DEL PREMIER A UN LUOGO DI DUBBIA MORALITA’
Il bordello ‘Palacio Berlusconi’ In Argentina è un caso politico.
“No ma dico, lei si immagina? Apro il principale giornale della mia città , Rosario, seconda più grande dell’Argentina, e che ci trovo? Un’enorme pubblicità di un bordello intitolato al nostro presidente del Consiglio: ‘Palacio Berlusconi’, con un richiamo evidente all’ “ambiente vip” e alla presenza di ‘ragazze molto giovani'”.
E’ furibondo Antonio Bruzzese, presidente della Cna, la Confederazione degli artigiani, e dell’Associazione Insieme Argentina.
Davvero troppo per una città che conta quasi il 65% di abitanti di origine italiana, una vergogna per tutta al comunità .
Quindi il gesto, simbolico ma istituzionale: una lettera al sindaco della città Roberto Lifschitz, e al Console Generale Rosario Miccichè.
“Voglio esporre la mia profonda indignazione per l’esistenza nella città di Rosario di un luogo di dubbia moralità , che porta il nome del Primo Ministro del mio paese, Silvio Berlusconi, chiamato “ Palazzo Berlusconi”, un bordello destinato a un pubblico di alto livello economico”, le parole dell’imprenditore.
“à‰ molto offensivo che si sia permesso in questo comune l’utilizzo del nome di una delle massime cariche dello Stato italiano”.
Niente di nuovo sotto il sole, e la notte, di Rosario.
Il locale esiste da qualche mese ma ormai, complici le sempre più chiacchierate abitudini del premier, è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica, da esibire anche sui principali quotidiani della città .
Formalmente, un sexy club in piena regola, perchè in Argentina la prostituzione è un reato punito dalla legge.
Chi però ha avuto il ‘piacere’ di varcare la soglia di Calle Sarmiento 111 racconta un’altra storia. “A Rosario lo sanno tutti che quello è un bordello”, spiega Bruzzese. “Un postribolo per una clientela ricca che non a caso si trova nel pieno centro della città “.
Il tariffario 500 pesos a notte.
Ma quanto vale una serata a luci rosse all’insegna di questo inedito ‘made in Italy’? 150 pesos per un’ora, 250 per due, 500 per la notte intera.
Circa novanta euro nel Vecchio Continente.
Questo il tariffario che circola informalmente a Rosario.
Bruzzese non si dà pace: “C’è un grande malessere tra i miei connazionali. Non solo per l’episodio in sè, ma per l’immagine che diamo”.
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