“IL CAMBIO DELL’ORA HA EVITATO UNA NUOVA STRAGE AD AMATRICE”
IL RACCONTO DEL VIGILE DEL FUOCO MAURO CACIOLAI
Ad Amatrice, due mesi dopo la prima violenta scossa di terremoto del 24 agosto, sarebbe potuta essere di nuovo strage.
Se infatti il centro storico – che ha subito nuovi crolli a seguito del sisma del 30 ottobre a Norcia – è da tempo totalmente disabitato, la zona rossa viene tuttavia visitata quotidianamente dai vigili del fuoco.
È grazie al cambio dell’ora che tutti sono salvi.
“Se la forte scossa di oggi ci fosse stata due ore dopo, non so quanti vigili del fuoco ci sarebbero sotto le macerie, pare non ci siano vittime ed è un miracolo”, sottolinea da Amatrice Mauro Caciolai, a capo del nucleo interventi speciali dei vigili del fuoco.
La mattina è di solito il momento in cui si lavora nelle ‘zone rosse’ dei borghi colpiti dal sisma per fare rilievi, verifiche o recuperare beni dalle case inagibili. E oggi sono ancora una volta le ‘zone rosse’ ad aver subito i crolli più gravi.
“Ad Amatrice, come in altri borghi colpiti – spiega a LaPresse Caciolai – il terremoto ha raso al suolo case che non erano occupate per i danni subiti a seguito delle scosse precedenti. Qui per fortuna non ci dormiva più nessuno”. Mentre parla al telefono nuove scosse, meno violente, fanno tremare il centro Italia. “Eccone un’altra – dice – ma è meno forte”.
“Ora siamo impegnati con nuove ricognizioni in tutti i paesi e le frazioni colpite – prosegue – le verifiche che avevamo fatto sugli edifici e quello che avevamo scritto finora (nei controlli di agibilità ndr.) viene rimesso in discussione dalla scossa di oggi”.
“Il tutto con un’enorme difficoltà aggiuntiva rappresentata dai danni alle infrastrutture – aggiunge Caciolai – strade e reti dell’elettricità e telefoniche sono danneggiate in tutta l’area, e raggiungere alcune zone è difficilissimo. Ancora un’altra scossa, non finiscono più”.
(da “Huffingtonpost”)
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