IL CAPOGRUPPO GRILLINO IN COMUNE A BOLOGNA ATTACCA FAVIA: “E’ UN RAGAZZINO CHE VUOLE IL PARLAMENTO”
DOPO IL FUORI ONDA, VOLANO GLI STRACCI TRA I CINQUESTELLE… BUGANI RESTA COI VERTICI: “ESPELLERLO? DIPENDE SOLO DA LUI”
«Sono un cyborg, ho un microchip impiantato, Casaleggio pilota ogni mia azione».
Al telefono risponde una voce metallica.
Il capogruppo in Comune del Movimento cinque stelle, Massimo Bugani, ha voglia di scherzare sui retroscena che lo legano a doppio filo al braccio destro di Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio.
Quando si tratta di dire cosa pensa davvero Giovanni Favia, torna serio.
Quasi spietato. «È un ragazzino, che per le sue ambizioni ha spezzato il movimento». Bugani, in molti accostano il suo nome a Casaleggio. C’è chi dice che lei sia stato scelto dal guru di Grillo proprio per bilanciare la strapotere di Favia in Emilia-Romagna.
«Ma per amor di Dio… sono cose ridicole solo a pensarle e mi dispiace che tante persone in buona fede siano cascate in questa storia. È chiaro che si tratta di voci che fanno il gioco di chi ha sempre manovrato tutto in Emilia-Romagna. Per due anni, qui, i contatti con lo staff sono stati tenuti da pochi eletti, tra cui questo ragazzino. E questo ha creato una distorsione assoluta nel Movimento in regione».
È rimasto stupito da ciò che ha detto Favia sul movimento?
«Molto amareggiato, ma non stupito. Sono parole che, chi conosce Favia, sa a quante persone lui le abbia ripetute e quante abbia cercato di convincere».
Non crede che Favia sia sinceramente deluso dal Movimento cinque stelle?
«No, penso solo che sia in difficoltà e stia cercando un modo per uscirne».
Si riferisce alla candidatura in Parlamento e al limite del doppio mandato che pende su di lui?
«Certo. Un suo sogno, mai celato, sta per essere infranto dalle regole del movimento».
Crede anche lei che adesso Favia potrebbe migrare verso il Pd?
«Favia ha un obiettivo, il Parlamento. Ci andrà con o senza il Movimento cinque stelle».
Tanto rumore per una poltrona? Proprio come uno di quei politici-zombie che dite di voler combattere.
«Giovanni ha fatto tutto ‘sto casino perchè non ha più sentito su di sè l’attenzione, come accadeva qualche anno fa».
Il destino di tutti voi eletti del M5S, visto che dopo due mandati siete obbligati a tornare a casa in base al «non statuto».
«Se lavori bene, sei corretto e pensi solo al tuo lavoro da consigliere, non scompari. E il movimento non si dimenticherà di te».
Ma lei cosa pensa delle accuse di Favia sulla scarsa democrazia interna e sullo strapotere di Casaleggio nel movimento?
«Dico solo che, finchè in Emilia-Romagna decideva tutto lui, la democrazia funzionava. Adesso vedo che ha cambiato idea».
A questo punto che succede a Favia?
«Non ne ho idea».
Lo cacciate o aspettate la prima assemblea utile per sfiduciarlo?
«Dipende da ciò che deciderà di fare lui, valuteremo in base alle sue azioni. Se capisce che non è un gioco, o se invece vuole proprio sbaragliare tutto e andare avanti sulla sua strada».
Spaccando il movimento in due.
«Il movimento in Emilia-Romagna è già spaccato»
Colpa di Favia?
«Per chi è vicino a Favia è colpa di quelli come me, presunti cyborg di Casaleggio. Per chi ha buon senso sicuramente è lui che ha delle serie responsabilità ».
Ha sentito Grillo o Casaleggio dopo quello che è successo?
«Preferisco non parlarne, ma credo abbiano fatto bene a comportarsi così. Una decisione più forte avrebbe fatto il gioco di Favia».
Francesco Rosano
(da “il Corriere di Bologna“)
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