IL CRIMINALE TRUMP DICE CHE SE VINCERA’ LE ELEZIONI “TRA 4 ANNI NON SI VOTERA’ PIU’, QUESTA SARA’ L’ULTIMA VOLTA”
“SISTEMERO’ LE COSE COSI’ BENE CHE NON DOVRETE PIU’ VOTARE”: LA PROMESSA DI UN EVERSORE
“Fatemi tornare alla presidenza, e non dovrete più tornare a votare tra quattro anni”. Sono inquietanti – e stanno facendo il giro del mondo – le parole pronunciate da Donald Trump nel corso di un evento elettorale in Florida, parlando al gruppo ultraconservatore Turning Point Action. “Cristiani uscite e votate! Solo questa volta, poi non dovrete più farlo”, ha detto l’ex presidente repubblicano. “Sapete cosa? Sarà tutto sistemato! Andrà tutto bene. Non dovrete più votare, miei cari cristiani”, ha insistito Trump. A quel punto, scuotendo leggermente la testa e mettendo la mano sul petto, ha ammesso: “Non sono cristiano”. Ma ha poi aggiunto: “Vi amo. Uscite, dovete uscire e votare. Tra quattro anni, non dovrete più votare. Sistemeremo le cose così bene che non dovrete più votare”.
Le dichiarazioni di Trump sono state oggetto di un acceso dibattito negli Stati Uniti (e non solo). Mentre i sostenitori repubblicani ne hanno ridotto la portata, affermando che si trattata solo di “sparate” in campagna elettorale, molti democratici hanno interpretato quelle parole come una minaccia diretta alla democrazia e al diritto di voto, ricordando il ruolo che ha avuto il leader della destra americana nell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021.
Il portavoce della campagna di Trump, Steven Cheung, non ha chiarito il senso delle dichiarazioni di Trump affermando solo che “stava parlando di unire questo Paese” e attribuendo all'”ambiente politico divisivo” il tentato assassinio del candidato di due settimane fa. In un’intervista rilasciata a Fox News a dicembre, Trump aveva affermato che se avesse vinto le elezioni del 5 novembre sarebbe diventato un dittatore , ma solo il “primo giorno”, per chiudere il confine meridionale con il Messico ed espandere le trivellazioni petrolifere.
James Singer, portavoce della campagna di Harris, ha criticato il leader repubblicano ricordando l’attacco al Campidoglio e accusandolo di aver condotto in quell’occasione un “assalto” alla democrazia. “Dopo la sconfitta alle ultime elezioni Trump ha mandato una folla a ribaltare i risultati”, ha detto il signor Singer. “In questa campagna elettorale, ha minacciato violenze se perderà, la fine delle elezioni se vincerà e la fine della Costituzione per poter attuare come un dittatore la sua pericolosa agenda del Progetto 2025 sull’America”.
(da agenzie)
Leave a Reply