IL DISCORSO DI MONTI AL SENATO: “EQUITA’, RIGORE, CRESCITA: UNITI O FALLIREMO”
RIDURRE IL COSTO DEL LAVORO CON AUMENTO DELLE TASSE SU CONSUMI E PATRIMONI.. SARANNO TAGLIATI I COSTI DELLA POLITICA E ABOLITE LE PROVINCE…LOTTA ALL’EVASIONE E ALLE MAFIE INFILTRATE NELL’ECONOMIA…PIU’ EQUITA’ TRA LAVORATORI GARANTINI E NO
Una «missione non facilissima». Mario Monti prende la parola per la prima volta al Senato per le dichiarazioni programmatiche e ribadisce la delicatezza del momento in cui versa il Paese e l’inderogabilità del lavoro che lo attende. Proprio per questo piace al neo-premier piace definire il suo esecutivo un «governo di impegno nazionale».
RIGORE, CRESCITA, EQUITà€
Tante le riforme annunciate o solo accennate da Monti («con esse lo spread calerà ») e tre le linee guida: rigore, crescita e equità .
Più di tutti, nel suo discorso, il capo dell’esecutivo ha insistito sull’ultimo punto.
«I sacrifici per risanare il debito e far ripartire la crescita saranno equi», ha detto, convinto del fatto che «più le riforme saranno eque, più saranno efficaci».
«Se falliremo, se non raggiungeremo le riforme che servono, saremo tutti sottoposti a condizioni ben più dure», l’avvertimento del numero uno dell’esecutivo.
Il riscatto del Paese avverrà restando uniti, è la convinzione di Monti.
«I margini di successo sono ridotti, ma se fosse altrimenti non sarei qui», ha detto. «Abbiamo degli obiettivi ambiziosi sul pareggio di bilancio e sul rapporto debito-pil ma non saremo credibili nel perseguimento di tali obiettivi se non ricominceremo a crescere».
PENSIONI, CORRETTIVI, TASSE, DONNE
Come previsto, il nuovo governo si preoccuperà di mettere mano al sistema pensionistico, penalizzato, secondo Monti, «da ampie disparità di trattamento tra generazioni, categorie e aree di privilegi».
L’esecutivo valuterà poi l’opportunità di ulteriori correttivi delle misure economiche varate questa estate e da completare con le misure contenute nella lettera inviata in Europa.
Una delle priorità del nuovo esecutivo sarà poi la lotta all’evasione fiscale e all’illegalità : non servirà solo «per aumentare il gettito ma anche per abbattere le aliquote. Una lotta vera servirà per ridurre in maniera incisiva il peso per i contribuenti».
Solo nel tempo, è la promessa, «sarà possibile programmare una riduzione graduale della pressione fiscale».
Una attenzione particolare il presidente del Consiglio l’ha riservata alle donne: per Monti, infatti, è «indifferibile l’inserimento e la permanenza al lavoro delle donne. Bisogna conciliare le esigenze del lavoro e della famiglia oltre che di sostegno alla natalità ».
Per questo il governo studierà tra le altre cose «una tassazione preferenziale per le donne». Quanto all’Ici, Monti ha sottolineato che «l’esenzione delle abitazioni principali è una peculiarità se non un’ anomalia del nostro ordinamento».
Sarà necessario «riesaminare il peso del prelievo sulla ricchezza immobiliare».
«RICONCILIAZIONE»
«Riconciliazione» è una delle parole d’ordine usate dal nuovo presidente del Consiglio nel suo discorso. «Spero che il mio governo ed io potremo contribuire in modo rispettoso a riconciliare maggiormente i cittadini e le istituzioni, i cittadini e la politica», ha detto Monti. «Non avrò certo la supponenza di chi è tecnico», ha poi assicurato.
NIENTE APPLAUSI DALLA LEGA
Diciassette gli applausi che hanno interrotto il discorso di monti, durato in tutto 44 minuti. Solo la Lega non ha applaudito e al termine della seduta Roberto Calderoli ha plasticamente rappresentato il dissenso leghista con un eloquente pollice verso. Almeno ci ha risparmiato il rutto da osteria.
IN SERATA LA PRIMA CHIAMA
Nel suo intervento al Senato, il neo-premier ha ricordato la calorosa accoglienza rivoltagli dall’Aula in occasione della nomina a senatore a vita, un benvenuto che lo ha commosso. La corsa di Monti è dunque già iniziata.
Il professore che mercoledì ha giurato al Quirinale, diventando ufficialmente il nuovo capo dell’esecutivo, si è recato al Senato per presentare le sue misure.
Per il neo-premier è il primo test in Parlamento. Dopo l’intervento di Monti a Palazzo Madama ci sarà una discussione di quattro ore, quindi la replica del capo del governo.
Alle 19 le dichiarazioni di voto e dalle 20.30 l’inizio della prima chiama.
IL BIS ALLA CAMERA
Dopo l’intervento in Senato, il premier, come da prassi, si è recato alla Camera a consegnare il testo con le misure programmatiche.
Venerdì la seduta a Montecitorio inizierà alle 9,45. Alle 10 prenderà il via il dibattito sulle comunicazioni di Monti, poi ci sarà la replica del governo e da mezzogiorno le dichiarazioni di voto. Quindi, alle 14, prenderanno il via le operazioni dello scrutinio, che avviene per appello nominale; è prevedibile che la proclamazione del risultato ci sia circa un’ora e mezzo dopo.
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