IL GIORNO DEI DUE PAPI: UN MILIONE DI FEDELI PER LA CANONIZZAZIONE DI GIOVANNI XXIII E GIOVANNI PAOLO II
UN ESERCITO DI VOLONTARI E MAXISCHERMI PER L’EVENTO DA RECORD, CHIESE APERTE NELLA NOTTE E SOCCORSO MEDICO IN METRO’
È tutto pronto. “Al momento pensiamo che gli arrivi varieranno tra gli 800mila e un milione di persone. Quindi un numero considerevole”.
Nonostante le cifre da record, il sindaco di Roma, Ignazio Marino, non sembra preoccupato, così come non si era spaventato davanti alle parole di Papa Francesco che, alla fine della scorsa estate, aveva annunciato al primo cittadino: “Lei ballerà “. Un presagio che, con l’avvicinarsi della data delle canonizzazioni di Papa Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, il 27 aprile, si è trasformato in certezza.
Ma Marino, alla vigilia del grande evento, è convinto che la città abbia tutte le carte in regola per fare bella figura: “Sarà un test importante per Roma e per tutti coloro che si stanno spendendo affinchè sia un giorno di grande gioia e di partecipazione, ma anche di orgoglio romano e italiano”.
Delegazioni da tutto il mondo.
Le delegazioni internazionali presenti alla messa di canonizzazione sono arrivate a un totale di 93.
Molte le personalità di spicco presenti sul sagrato di Piazza San Pietro. L’Unione europea è rappresentata ai massimi livelli dal presidente del Consiglio, Hernan Van Rompuy e dal presidente della Commissione, Manuel Barroso.
La folta delegazione dello Stato italiano sarà , invece, giudata dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano mentre saranno presenti anche i reali del Belgio e della Spagna. Ovviamente anche le autorità polacche saranno presenti in massa e guidate dal presidente della Repubblica, Bronislaw Komorowski.
Maxi-schermi nei punti strategici.
Per un evento come quello delle due canonizzazioni, gli spazi intorno a San Pietro non possono bastare. Per questo il Comune ha predisposto la collocazione di 18 maxischermi: tra questi tre su via dei Fori imperiali, totalmente pedonalizzati dal 18 aprile, uno in piazza Navona, uno in Piazza del Popolo, uno a Castel Sant’Angelo, uno a piazza Santa Maria Maggiore e due al Colosseo.
“Vogliamo evitare che, nel caso si riempisse piazza San Pietro, le persone si ammassino una zona dove non possono partecipare all’evento”, ha detto Marino.
Chiese aperte.
La notte tra il 26 e il 27 aprile le chiese di Roma resteranno aperte per accogliere i pellegrini. In alcune di esse è possibile pregare in diverse lingue e confessarsi.
Si comincia alle 19 nella chiesa di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli Artisti) a piazza del Popolo, con animazione liturgica in lingua italiana.
Dalle 21 gli altri luoghi di culto interessati sono Sant’Agnese in Agone a piazza Navona, con animazione in lingua polacca, San Marco al Campidoglio (piazza omonima), con animazione in italiano e inglese, Sant’Anastasia (piazza omonima), con animazione in lingua portoghese, Santissimo Nome di Gesù all’Argentina, con animazione in italiano e spagnolo, Santa Maria in Vallicella (via del Governo Vecchio, 134) e San Giovanni Battista dei Fiorentini (via Acciaioli, 2), con animazione in lingua italiana, Sant’Andrea della Valle (piazza Vidoni, 6), con animazione in lingua francese, San Bartolomeo all’Isola Tiberina, con animazione in italiano e arabo, Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio (via del Caravita, 8/a), Chiesa delle Sante Stimmate (largo omonimo), Santi XII Apostoli (piazza omonima), Sacro Cuore di Gesù a via Marsala, Santa Maria in Montesanto (piazza del Popolo), con animazione in lingua italiana. In queste chiese la preghiera è organizzata secondo uno dei tre schemi elaborati per l’occasione dall’Ufficio liturgico del Vicariato.
L’esercito dei volontari.
Per assistere la folla dei pellegrini, la Protezione civile ha messo in campo 26mila volontari, un esercito pronto a distribuire quattro milioni di bottigliette d’acqua. Potenziato anche il servizio sanitario della Croce Rossa: seicento volontari provenienti da tutta Italia, 6 strutture di Posto Medico Avanzato, 23 ambulanze per soccorso avanzato (MSA), 33 ambulanze di soccorso di base (MSB), un punto mobile di rianimazione, 2 automediche, 43 squadre sanitarie a piedi, una tenda per codici bianchi, 4 Punti Mamma e account dedicati sui social network a disposizione dei pellegrini.
Quasi mille bagni chimici.
Sono 990 i bagni chimici che l’azienda dei rifuti di Roma, Ama, posiziona nei punti più affollati per l’evento. 149 sono per disabili, con presidi e interventi di igienizzazione.
Trasporto h24.
Bus e metro attivi per 24 ore. Atac e Polizia Locale di Roma Capitale hanno da tempo iniziato l’attività di informazione attraverso i canali a loro disposizione. Nelle giornate di sabato 26 e domenica 27 aprile, l’attività informativa verrà ulteriormente potenziata con aggiornamenti in tempo reale sull’intera piattaforma e in stretto collegamento con il Centro Operativo Comunale di Porta Metronia. Per i pellegrini inoltre verranno distribuite 200 mila cartine della città .
Potenziato anche il trasporto ferroviario: oltre 1.000 ferrovieri impegnati, 43 collegamenti regionali straordinari, 6 treni charter in arrivo dalla Polonia, servizi informativi e di assistenza nelle stazioni potenziati e centri operativi di Trenitalia e di Rfi, sia nazionali sia territoriali, attivi già dalla mattina di sabato 26 aprile. Così il gruppo Fs Italiane si prepara al forte afflusso di pellegrini.
Voli charter. Oltre a navi e treni, sono circa 60, secondo la Questura di Roma, i voli charter esclusivi per pellegrini attesi negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino.
Spese alle stelle.
Era stata di cinque milioni la spesa preventivata per organizzare l’evento, ma il costo finale è stato di tutt’altro genere, tanto che il sindaco di Roma ha scritto al ministro Padoan per segnalare gli extracosti.
“Ho parlato con il sottosegretario Del Rio e con il ministro Alfano. E la scorsa settimana ho scritto una lettera anche al ministro dell’Economia Padoan non perchè Roma vuole chiedere altri soldi, ma mi sembra abbastanza evidente che la canonizzazione non è un evento che riguarda solo Roma e i romani. È un evento planetario che riguarda la nostra nazione e non deve ricadere come costi solo sulle tasse dei cittadini che abitano a Roma”, ha spiegato Marino, che ha ricordato che le spese ulteriori che dovrà sostenere la Capitale ammontano a oltre 7 milioni di euro. D’altronde, ha sottolineato, solo per le forze dell’ordine “ci saranno 12mila ore di straordinario”.
Ancora stanze libere negli alberghi.
Nonostante Roma sia invasa di turisti italiani e stranieri, negli alberghi, soprattutto di fascia media e alta, per questo fine settimana ci sono ancora camere disponibili messe in vendita a prezzi ragionevoli, ovvero tra 100 e 200 euro. Ad assicurarlo è il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, che spiega: “Per questo particolare fine settimana, che prevede la canonizzazione dei due Pontefici, ci sono ancora, negli alberghi, diverse camere disponibili, basta dare un’occhiata su Internet, anche perchè ci sono state numerose cancellazioni. Spesso infatti quando c’è un grande evento, il cliente tradizionale tende a non visitare quel luogo, quella città , per andarci in un momento più tranquillo. C’è quindi una sorta di sostituzione di clientela”.
Roma è comunque, dal primo aprile in un periodo considerato di “alta stagione” per il turismo, e dunque la clientela non manca. Non c’è, quindi, il tutto esaurito che si prevedeva e, soprattutto, alcune strutture non hanno alzato i prezzi oltre misura.
Francobolli speciali e ‘Papa bit’.
Due francobolli autoadesivi da 70 centesimi, uno dedicato a Papa Roncalli e l’altro a Papa Wojtyla: è l’iniziativa di Poste Italiane, che ha reso note le vignette dei due valori postali: sulla destra, rispettivamente Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II, nell’atto di benedire; sulla sinistra sono riportati i titoli delle encicliche da loro promulgate che danno forma, graficamente, a una croce. L’emissione per Papa Roncalli è “congiunta” con le Poste Vaticane: nella corposa emissione che le poste papali hanno realizzato per l’evento (che comprende vari francobolli e foglietti) c’è infatti anche un francobollo analogo a quello italiano. Anche Atac ha voluto dedicare all’evento biglietti speciali: si chiamano ‘Special editino Papa bit’ quattro biglietti integrati per il trasporto pubblico, con quattro soggetti diversi legati alle figure di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.
In bici per i due Papi.
Si chiama “Sappada-Roma. Pedalando con i papi Santi” l’iniziativa promossa dall’assessorato allo sport e al sociale di Sappada, comune bellunese lungo i cui sentieri hanno camminato sia Papa Roncalli che Papa Wojtyla, alla quale parteciperanno anche gli ex campioni di ciclismo Francesco Moser e di sci di fondo Silvio Fauner. Partendo il 23 aprile da Sappada, 25 pellegrini-ciclisti arriveranno il 30 a Roma in bicicletta e incontreranno Papa Francesco. Del gruppo faranno parte ciclisti amatoriali di Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.
Piera Matteucci
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