IL MARCHESE SEDICENTE FASCISTA CHE STA CON FIORE, VOTA SALVINI, MA INCASSA MIGLIAIA DI EURO AL MESE AFFITTANDO 50 APPARTAMENTI AI PROFUGHI: “SPERIAMO CHE QUESTA IMMIGRAZIONE DURI”
IL MARCHESE LUZI, TIPICO ESEMPIO DI COERENZA POLITICA
Il marchese Giancarlo Luzi dice di aver militato in Ordine nuovo fino allo scioglimento della compagine fascista; Roberto Fiore — leader di Forza Nuova, condannato per eversione, rientrato in Italia dopo molti anni trascorsi a Londra — è “un caro amico”.
Il marchese è orgoglioso della sua appartenenza all’estrema destra ma c’è un “ma” di troppo: parte della sua tenuta settecentesca la concede in affitto al Gus di Macerata, diretto da Paolo Bernabucci dove vivono circa 150 profughi richiedenti asilo.
Ha 81 anni il marchese: suo padre, professore universitario a Bologna e poi repubblichino, fu ucciso nel 1945: “Avevo 7 anni, il suo corpo non è mai stato ritrovato”.
Racconta, senza una traccia di imbarazzo, la sua doppia morale: “Voterò per Matteo Salvini — annuncia — il voto non deve andare disperso e la Lega è la sola che potrà tradurre il credo di Forza nuova: Italia agli italiani”.
Insomma, come Salvini, il marchese Luzi è per “Prima gli italiani”, ma non disdegna di fare affari con gli immigrati, come Salvini sostiene di voler uscire dall’Europa e intanto si sostenta con i soldi del Parlamento europeo.
“Eh!”, esclama con un’alzata di spalle.
Siamo a Treia (Macerata), contrada Chiaravalle, qui sorge Villa Votalarca, dove il marchese Luzi vive con la moglie.
Un lungo viale di platani, cedri, abeti e olivi, uno splendido giardino all’italiana che accoglie una meravigliosa giostra dell’Ottocento, divertimento dei bambini di allora. Dimora storica dove hanno soggiornato nomi di peso della destra nazionale.
“Per colpa dell’Imu della Tari e quant’altro non potrei mantenere tutta questa roba, quindi ho ristrutturato nove case e ci ho ricavato 50 miniappartamenti che da due anni affitto al Gus per migliaia di euro al mese”.
La sera, capita che Luzi raggiunga il suo Palazzo Settempedano in Piazza del Popolo, dove a novembre scorso è stata inaugurata alla presenza di Fiore, la sede locale di Forza nuova: “Gli ho concesso gratuitamente e, momentaneamente alcuni locali”, dove, in occasione di cene politiche, ha conosciuto anche Luca Traini, il nazista che ha seminato il terrore a Macerata, sparando all’i mpazzata agli immigrati che incontrava per la strada e ferendone sei, ora detenuto con l’accusa di tentata strage e aggravante razzista.
“Traini è un attivista di Forza nuova, un ragazzo normale, credo che gli sia preso un raptus “, accompagnando le parole da un sorriso nel ripensare a quella volta che “mi ha rimproverato”: “ma che fai tieni sta gente in casa?”, lo redarguì Traini.
“Ho fatto spallucce e l’ho lasciato parlare”.
Mentre il suo amico, Roberto Fiore condivide la sua scelta? “Non ne abbiamo mai parlato. Roberto lo conosco da quando aveva i pantaloni corti”.
Andrebbe a trovarlo in carcere Traini? “Sì ma non so se si può”.
E cosa gli direbbe? “Gli chiederei la ragione di quella mattata, gli immigrati mica sono tutti come quelli che hanno fatto a pezzi Pamela, ce ne sono anche di bravi, poveretti che scappano dalla Libia”.
Poi torna sulle elezioni: “Comunque tanti di estrema destra, come me, voteranno Lega, mentre altri camerati scelgono Di Maio, perchè il M5s si barcamena, raccoglie voti un po’ qua e un po’ là , mah… stiamo a vedere”.
Il marchese Luzi, alla luce dei rigurgiti fascisti di questi giorni, sospira: “Ci sono gruppi fascisti, ma non credo che potranno portare ad una rivoluzione fascista”, spiega lasciando trasparire amarezza e nostalgia per il Ventennio.
Poi conclude orgoglioso: “Non vedo che ci sia di male nel saluto romano, io ho lasciato scritto che lo voglio inciso sulla mia tomba: sono fascista e non me ne vergogno proprio. Speriamo che duri questa immigrazione altrimenti sarò costretto a togliere i coppi dai tetti, meglio che ci piova dentro che pagarci le tasse”.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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