IL MINISTRO DELLE FINANZA TEDESCO: “MONTI MEGLIO DI BERLUSCONI”
IL NEW YORK TIMES: “BERLUSCONI, SPUDORATO OPPORTUNISTA”
«Il precedente governo ha lasciato moltissimo da fare» dopo le critiche di Berlusoni , Monti passa al contrattacco.
Con l’appoggio di Berlino.
Innanzitutto, la cancelliera Merkel ha dichiarato a chiare lettere il suo sostegno: «appoggiamo le riforme lanciate dal governo, che hanno consentito un ritorno della fiducia degli investitori nell’Italia.
Più tardi ha rilanciato il ministro delle finanze Wolfgang Schaeuble: con Monti «l’Italia ha fatto grandi progressi, che non abbiamo visto con il suo predecessore». Mentre il New York Times ha qualificato il ritorno di Berlusconi come una prova di :«spudorato opportunismo»
PRUDENZA PRIMA DI PARLARE
«Prudenza prima di parlare di riforme inefficaci» aveva chiesto Mario Monti, presenziando a un convegno dell’Anfia (Associazione nazionale fra industrie automobilistiche).
Dicendo inoltre che sarebbe stato un peccato se si fosse dato un giudizio «ipersemplificato» sugli effetti che queste hanno avuto.
Poi la bordata: durante il precedente governo, delle riforme sono state fatte «ma lasciando moltissimo da fare».
Per questo, ha detto, chiunque vincerà alle elezioni dovrà cercare di dar seguito a quanto avviato. «Paradossalmente interrompere una riforma prima che possa aver dato i propri frutti è perfino peggio che non fare la riforma» avverte l’attuale premier.
L’AGGETTIVO «ITALIANO»
In clima di europeismo contrapposto a rigurgiti di populismo, il convegno è stato anche un’occasione per Monti di rivendicare l’orgoglio italiano.
«Noi tutti siamo corresponsabili dell’andamento delle quotazioni dell’aggettivo “italiano”» ha detto il premier.
E per illustrare il suo pensiero, ha usato il secondo aneddoto in due giorni tratto dalla sua vita personale (martedì aveva raccontato del nipotino-spread: guarda).
«Quando fui nominato commissario europeo, Berlusconi mi disse di andare a parlare con l’allora presidente della Commissione Jacques Santer – ha raccontato Monti -. Chiamai poi il presidente Berlusconi che mi rispose: “So già tutto perchè il presidente Santer mi ha telefonato subito”».
«Santer gli aveva detto: “Molto bene quel professor Monti che mi hai mandato, non sembra neanche un italiano” – ha continuato il premier – . Ricordo con assoluta condivisione l’indignazione espressa da Berlusconi nel sentire un politico europeo pronunciarsi in questo modo. Pensai fosse una ragione in più per impegnarmi molto per cercare di smentire parola per parola quello che era stato detto».
(da “il Corriere della Sera”)
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