IL MISTERO DEI COSTI DEL CONGRESSO DELLE FAMIGLIE, IL SINDACO DI VERONA NON RISPONDE
100.000 EURO LA CIFRA CHE COSTEREBBE AL COMUNE PER AVER RESO GRATUITI SERVIZI CHE NORMALMENTE VENGONO FATTI PAGARE
La discussione sul Congresso delle Famiglie accende gli animi, e non solo a livello nazionale. Nelle stesse ore in cui il presidente del Consiglio chiedeva ufficialmente al ministro della Famiglia di rimuovere il patrocinio di Palazzo Chigi, il Consiglio Comunale di Verona si infiammava per quello che, al momento, resta un interrogativo: il costo dell’evento per la città .
Mentre è nota la lunga lista di agevolazioni (diciotto per la precisione) che il Comune garantirà agli organizzatori e ai partecipanti dell’iniziativa, nessuna cifra è stata diffusa sulla spesa che Verona dovrà sostenere. Se non quella stimata dall’opposizione.
A sollevare la questione in Consiglio comunale è stata Elisa La Paglia, dell’opposizione. Ha chiesto al sindaco, Federico Sboarina, di sapere quanto avrebbe speso la città per l’evento e quanto, invece, avrebbe incassato se al posto di offrire gratis i servizi e gli spazi avesse applicato agli organizzatori le tariffe ordinarie.
A queste domande il primo cittadino non ha dato una risposta: “Sono in corso i conteggi… le farò sapere prima possibile”, si è limitato a dire, come si sente nella registrazione video del Consiglio Comunale del 21 marzo.
Secondo i conteggi di La Paglia la città , a causa di questa iniziativa, perderà più di 100mila euro.
Il calcolo è stato fatto guardando alle tariffe che il Comune impone a chi vuole usufruire degli stessi servizi che ai promotori del Congresso saranno concessi in maniera gratuita: “Se un privato avesse organizzato un evento simile, pagando i servizi al Comune, avrebbe speso circa 150mila euro”, ha spiegato in Consiglio comunale.
Per il sindaco, che assicura che le verifiche sono in corso, si tratta di un calcolo sovrastimato: “Oggettivamente mi sembrano numeri particolarmente elevati”, ha sostenuto. Ma una cifra precisa, per il momento, non la conosce nessuno.
“È grave che il Sindaco a tutt’oggi non sappia o non voglia dire quanto costerà alla città di Verona questo congresso dai contenuti inquietanti – afferma La Paglia ad HuffPost – Oltre al danno di immagine della nostra città che diventerà famosa per aver strumentalizzato il termine famiglia a fini politici, gli oltre 100.000 euro che il comune perderà per questo incontro dovevano e potevano essere usati per il sostegno economico e di servizi alle famiglie reali, quelle che i congressisti vogliono negare”.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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