IL PODIO TUTTO AZZURRO NELLA FINALE DEI 100 METRI ALLE PARAOLIMPIADI
AMBRA, MARTINA E MONICA HANNO DOMINATO LA CORSA
È un meraviglioso podio azzurro quello dei 100 metri piani alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Nella categoria T63, quella degli atleti che competono con protesi a un arto, Ambra Sabatini ha conquistato l’oro con un tempo di 14’’11 che le è valso anche il record del mondo.
La 19enne originaria di Livorno e residente a Porto Ercole è arrivata davanti a Martina Caironi, 31 anni, originaria di Alzano Lombardo e residente a Bologna, che ha chiuso lo sprint in 14’’46, e a Monica Graziana Contrafatto, 40enne originaria di Gela (Caltanissetta) e residente a Roma (14″73).
Una tripletta storica grazie alla quale l’Italia raggiunge 69 medaglie in questa edizione dei Giochi: 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi.
Caironi, Sabatini e Contrafatto si erano qualificate per la finale dei 100 metri con i primi tre tempi assoluti. Nella prima batteria Sabatini aveva migliorato il suo stesso record del mondo abbassandolo a 14′39, con la Contrafatto seconda in 14.72. Nella seconda batteria la Caironi aveva risposto alle due connazionali andando subito a riscrivere il record mondiale a 14′37.
“Voglio dedicare la mia medaglia a quell’altro Paese che mi ha tolto qualcosa ma in realtà mi ha dato tanto, l’Afghanistan” ha detto la Contrafatto ai microfoni di Rai Sport dopo la gara. Nel 2012 era un caporal maggiore dei bersaglieri in missione nel Paese ora passato sotto il controllo dei talebani, quando durante un attacco alla base italiana venne colpita a una gamba dalle schegge di una bomba che le provocarono danni anche all’arteria femorale, all’intestino e a una mano, portandola all’amputazione della gamba destra.
“Vincere è stato bellissimo, ma l’emozione più bella è il podio a tre” sono state invece le parole della vincitrice, Ambra Sabatini. “Vedere l’Italia su quei gradini è fantastico, lo desideravamo tanto tutte quante in questi giorni. Come ci chiamiamo? Le fantastiche tre”.
(da agenzie)
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