IL SEGRETARIO DELL’ASSOCIAZIONE MAGISTRATI ATTACCA IL GOVERNO: “NON AVETE LEGITTIMITA’ PER FARE LA RIFORMA”
“IL DISEGNO DI LEGGE ALFANO E’ UN’ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA SULLA BATTAGLIA DEL PROCESSO BREVE”….REAZIONE ISTERICA DEL PDL: “NON SI PERMETTA GIUDIZI”…MA UNA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA NON SI FA A COLPI DI (PUR ESIGUA) MAGGIORANZA
Tenuto conto che appena una settimana prima della presentazione della riforma costituzionale sulla giustizia, “il Pdl ha definito gli uffici giudiziari di Milano avanguardia rivoluzionaria, a mio avviso questa maggioranza non ha la legittimazione storica, politica, culturale e anche morale per affrontare questo tema”.
E’ duro l’attacco del segretario dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Cascini, nel suo intervento a un convegno su processo breve e riforme costituzionali della giustizia organizzato da Nichi Vendola.
“L’ipotesi di riforma costituzionale è una sorta di distrazione di massa” nei confronti di quanto sta avvenendo in Parlamento, ovvero la battaglia sul processo breve e “l’idea diffusa anche a sinistra secondo cui Berlusconi un po’ di ragione in fondo ce l’abbia, denota una subalternità culturale e politica a un tema declinato dalla destra. Dalla sinistra – ha aggiunto Cascini – vorrei una risposta realmente di sinistra”.
Per il futuro, poi, l’invito del segretario dell’Anm è a “non farsi intrappolare dall’idea che dire no significhi essere conservatori”.
Durissima e immediata la reazione del Pdl: secondo Maurizio Paniz, le parole pronunciate dal magistrato sono incredibili. “L’indegnità morale è di chi non sa rispettare i limiti del proprio compito: applicare le leggi e non farle è il suo dovere. Cerchi di farlo bene e non si permetta giudizi, vieppiù sulla legittimazione morale, di chi sta solo facendo il proprio lavoro di legislatore”.
Ora che l’avvocato bellunese parli di indegnità morale altrui, quando ha come compagni di merende il premier, Verdini, Cosentino e cricche varie, ci pare onestamente un po’ troppo.
Il livello dello scontro lo ha alzato il governo, attaccando da mesi la magistratura che si permette di indagare su “coccodimamma”, il più amato dalle italiane.
Sono mesi che gli avvocati del premier e il governo sono impegnati su un unico obiettivo: togliere Berlusconi dai processi, in qualsiasi modo.
Questo è il vero scandalo e tale dovrebbe risultare anche dalle parti di Belluno.
Chi sta a destra ai processi è abituato a presentarsi, per rispetto delle istituzioni e a rispondere in prima persona, non aggiustandosi le leggi per scapolare alla Giustizia.
Detto questo, in tutte le democrazie occidentali le grandi riforme, compresa quella della Giustizia, si fanno a grande maggioranza, con voto unanime di governo e opposizione.
E’ così che fanno i Paesi civili, anche perchè così rimangono nel tempo.
Altrimenti una maggioranza impone una riforma e dopo qualche anno, quando cambia il governo, se ne fa un’altra e si amnnulla quella precedente.
Lo vogliamo capire o no che, procedendo così, si fa solo uno spot e si perde tempo?
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