IL SOCIO DEI MELONI, RAFFAELE MATANO, E GLI INTRECCI OSCURI DELLE SUE AZIENDE
IN AFFARI CON ENTRAMBI I GENITORI DELLA MELONI, E’ STATO CONDANNATO PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA
Nella vita di Giorgia Meloni, nella storia personale e imprenditoriale di sua madre, Anna Paratore, c’è una persona assai importante che mai figura sia nell’autobiografia della premier “Io sono Giorgia” né mai viene citata nelle decine di interviste che la presidente del Consiglio ha rilasciato in questi anni.
Si chiama Raffaele Matano, oggi ha 77 anni, ed è stato compagno di vita della Paratore quando Giorgia Meloni frequentava casa di sua madre. Della Paratore è stato per un periodo anche socio in tre aziende (Lazio Consulting srl, Mr Partners, Gruppo immobiliare Romano).
Ma non solo, il suo filo con la famiglia è doppio: era stato in alcune società spagnole anche con il padre di Giorgia, Francesco Meloni, e con la prima moglie dell’uomo, Maria Grazia Marchello.
Di più: ha lavorato con le loro due figlie, Barbara e Simona, sorelle dell’attuale presidente del Consiglio. Con Barbara si è poi sposato e insieme, nei mesi scorsi, sono stati condannati in un processo per bancarotta.
Ma chi è Raffaele Matano? Secondo decine di documenti camerali ottenuti da Repubblica, lungo la sua carriera Matano ha ricoperto incarichi in una ventina di aziende (oggi attive o cancellate), che hanno sede a Roma, in Spagna e negli Stati Uniti.
Nel sito dello studio legale Reboa Law Firm, che ha i suoi uffici a Roma in via Flaminia, Matano e Barbara Meloni appaiono come membri of counsel. Nella biografia di entrambi si legge che “la specialità è la ricerca di siti commerciali da proporre ad aziende della grande distribuzione organizzata, i quali vengono successivamente consegnati con la formula ‘chiavi in mano’ all’azienda committente”.
Uno schema che assomiglia a quello che la Lazio Consulting, una delle società della Paratore e di Matano, dovevano realizzare nel 2002 all’Infernetto, a Roma. Un affare da 90 milioni cominciato e poi chissà come concluso visto che la società fu rilevata dalla britannica D Construction, controllata a sua volta da una società con sede a Panama.
Per molto tempo il geometra ha avuto una decina di indirizzi in provincia di Roma, Viterbo e Latina. Erano le sedi delle sue società o degli indirizzi dichiarati da Matano, e Repubblica le ha visitate tutte, nella speranza d’intervistare l’imprenditore. Nulla da fare. Neanche il suo legale, l’avvocato Romolo Reboa, della Reboa Law Firm, ha risposto alle domande di Repubblica.
Ma ci sono due indirizzi importanti per capire meglio chi sia il geometra. Uno è via Barberini 11, nel cuore del centro storico di Roma. In un palazzo signorile la cui facciata ha come epigrafe il motto latino “MALO MORI QUAM FOEDARI” (preferisco la morte al disonore), Matano, Paratore e l’imprenditore casertano Giuseppe Statuto vi stabiliscono nel 1998 la sede legale iniziale della Compagnia del Gelato.
A Repubblica, Paratore dichiara di “non sapere” chi è Statuto. Secondo il primo amministratore della Compagnia del Gelato, Matano ha conosciuto il noto immobiliarista perché “in via Barberini aveva l’ufficio di fianco a quello di Statuto…erano vicini di porta” racconta a Repubblica il primo amministratore della Compagnia del gelato. Statuto, già a quei tempi, non è certo uno sconosciuto: è uno degli immobiliaristi più importanti d’Italia che nella sua vita ha sempre fatto surf tra guai giudiziari, parentele imbarazzanti e grandi investimenti.
Tornando a Matano, il secondo indirizzo cruciale nella sua storia è via Ennio Quirino Visconti, 12/14, nell’elegante quartiere romano di Prati. Quell’indirizzo è stato la sede legale di almeno cinque aziende partecipate da Matano o nelle quali lui ha avuto un ruolo di quotista o amministratore. Oggi c’è un franchising internazionale di servizi di posta dove viene offerta la domiciliazione per corrispondenza.
Alcune cassette postali dorate e senza nomi garantiscono una totale privacy. Secondo il racconto di una dipendente a Repubblica, questo servizio esiste da 25 anni e ha sempre offerto le stesse prestazioni. Fino a poco tempo fa, secondo la donna, almeno una delle aziende della rete legata a Matano aveva ancora la domiciliazione postale proprio lì.
Il geometra romano è inoltre stato sospeso il 18 febbraio del 2008 dal Collegio dei Geometri di Viterbo per ragioni che Repubblica non è stata in grado di chiarire perché si sono rifiutati di rilasciare la documentazione.
“Causerebbe pregiudizio concreto alla protezione dei dati personali” dell’iscritto, hanno detto. Certo, quella dell’ordine dei geometri non è la sola disavventura vissuta da Matano.
Il 23 maggio 2022 è stato infatti condannato dai giudici della sesta sezione penale del Tribunale di Roma a quattro anni e sei mesi per bancarotta fraudolenta. Anche sua moglie, Barbara Meloni, è stata processata per gli stessi fatti e ha patteggiato.
Secondo le accuse, Matano e Meloni si avvantaggiavano della loro posizione di amministratori unici di varie società (soprattutto della MM Immobiliare 2002 srl, costituita il 27 marzo del 2002), per dissiparne il patrimonio. Nella sentenza si legge: con spese “di natura personale poiché inerenti il noleggio e l’assicurazione di auto di lusso (Mercedes S500, BMW X5, BMW z4, Porsche), spese di trasferta e spese telefoniche”.
E ancora: “Distruggevano, falsificavano, in tutto o in parte, con lo scopo di procurare per sé o altri un ingiusto profitto o di recare pregiudizio ai creditori, il libro e le scritture contabili o li tenevano in guisa da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio ed il movimento degli affari. Così cagionando il fallimento della società con le aggravanti di aver commesso più fatti di bancarotta e con l’aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità”.
Non sappiamo, perché il rappresentante dello studio legale che difende entrambi ha preferito non rispondere alla domanda, se la sentenza sia stata o meno appellata.
(da La Repubblica)
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