IL SOVRANISMO FRANCESE RESTA UN AFFARE DI FAMIGLIA: MARION MARÉCHAL ROMPE CON ZEMMOUR E PREPARA IL RITORNO ALL’OVILE DI ZIA MARINE LE PEN
IL LEADER DI RECONQUETE, CHE HA OTTENUTO IL 5,4% ALLE EUROPEE E NON VUOLE SENTIR PARLARE DI ALLEANZE COL “RASSEMBLEMENT NATIONAL”, SCAPOCCIA: “E’ LEI CHE SI È AUTOESCLUSA DAL PARTITO. SONO DISGUSTATO E FERITO. HA IL RECORD MONDIALE DI TRADIMENTO”
Intervistata dalla tv TF1, la nipote di Marine Le Pen, Marion Maréchal, già numero 2 del partito di Eric Zemmour Reconquête alle europee, ha espresso “tristezza” all’indomani della sua espulsione da parte del leader.
Zemmour l’ha esclusa dal partito accusandola ieri sera di fare il gioco del Rassemblement National (RN) per aver invitato a votare per quel partito e per l’alleanza che farà con i Républicains. La Maréchal ha negato ogni volontà di rientrare nel partito della zia Marine, precisando che non si dimetterà dalla carica di eurodeputata e non si candiderà alla legislative.
Éric Zemmour, leader del partito di estrema destra Reconquête ha annunciato stasera a BFM TV l’espulsione di Marion Maréchal, che nel tardo pomeriggio ha invitato a votare per il Rassemblement National – partito della zia Marine Le Pen in cui militava prima di passare a Reconquête – nell’alleanza con i Républicains. “E’ lei che si è autoesclusa dal partito – ha detto Zemmour – sono disgustato e ferito. La gente non è per forza interessata dalla vita interna dei partiti politici. Ma il suo è un record del mondo del tradimento”
Nuovo colpo di scena nella famiglia Le Pen. Dopo che Marion Maréchal, nipote di Marine, ha tradito il suo clan due anni fa per andare con il partito Reconquête di Eric Zemmour, ieri ha annunciato un divorzio simbolico dall’intellettuale ultrasovranista. Maréchal, 34 anni, era andata lunedì al quartier generale del Rassemblement National per stringere un’alleanza in vista delle elezioni anticipate.
I negoziati però erano stati interrotti da Jordan Bardella, presidente del Rn. L’ostacolo era proprio Zemmour. «Per costruire un’alleanza e una maggioranza è necessaria la fiducia» ha spiegato Bardella. «Le posizioni assunte da Zemmour durante tutta la campagna europea, le invettive che ha usato hanno reso nulle le condizioni per un accordo».
Zemmour non l’ha presa bene e ha deciso di presentare dei candidati di Reconquête in duello con quelli del Rn. Una mossa da cui Maréchal ora prende le distanze, chiamando a «sostenere, in tutta la Francia, i singoli candidati della ‘coalizione di destra’», ovvero i candidati dell’alleanza elettorale tra il Rn e Eric Ciotti, che dice, rappresentano «una speranza senza precedenti di battere Emmanuel Macron e l’estrema sinistra».
La lista di Reconquête, guidata da Maréchal, ha ottenuto il 5,4% alle europee di domenica.
Gli eurodeputati di Reconquête sono affiliati a Strasburgo con i Conservatori di Giorgia Meloni. Maréchal è sposata con Vincenzo Sofo che, a differenza sua, non è riuscito a essere eletto domenica. Nel 2019 era diventato eurodeputato con la Lega, prima di passare a Fratelli d’Italia. Sofo si è fermato al tredicesimo posto al Nord-Ovest con 8.090 preferenze. Nella famiglia dei sovranisti le divisioni e le parentele non sono una rarità: insieme a Maréchal, Reconquête ha fatto eleggere all’europarlamento anche Sarah Knafo, compagna di Zemmour ed eminenza grigia durante l’ultima campagna presidenziale. Ora il partito dell’intellettuale potrebbe subire una scissione e Maréchal potrebbe tornare all’ovile dalla zia.
(da agenzie)
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