IL TEATRO GOLDONI DI LIVORNO SI RIFIUTA DI OSPITARE IL MONOLOGO DI ORSINI
C’E’ ANCORA QUALCUNO CHE NON SI VENDE ALLE TEORIE PUTINIANE
All’inizio era arrivato il via libera, poi il passo indietro. Attorno alla decisione del Teatro Goldoni di Livorno di rifiutarsi di ospitare lo spettacolo-monologo con protagonista Alessandro Orsini si sta scatenando un vero e proprio caso politico.
Il tutto è stato reso pubblico da Il Fatto Quotidiano, il giornale per cui collabora il professore di Sociologia della Luiss e che – attraverso la Seif, la società che edita il quotidiano – organizza quello spettacolo.
Il quotidiano diretto da Marco Travaglio ha pubblicato la comunicazione arrivata nella giornata di ieri da parte dei vertici del Teatro Goldoni di Livorno: “Siamo spiacenti di comunicarvi l’indisponibilità della struttura a ospitare l’evento. Ciò è conseguente alla natura e al tema che proponete per l’occasione (‘Ucraina – critica della politica internazionale’): se ne fossimo stati a conoscenza subito, prima della stipula dell’atto, in cui non compare detto titolo, vi avremmo indicato come da anni il teatro non possa essere dato in concessione per dibattere temi di natura politica in senso ampio”.
E da lì il polverone. Mentre Seif ha deciso di cercare un altro teatro per ospitare lo spettacolo-monologo di Alessandro Orsini, sono arrivate le prime reazioni. Lo stesso Fatto Quotidiano ha pubblicato, per esempio, la risposta dell’assessore alla Cultura del Comune di Livorno, Simone Lenzi: “La direzione del Goldoni è autonoma e ha piena libertà nello scegliere cosa fare . Se mi chiede cosa ne penso, dico che sono d’accordo con la decisione del teatro. Non ho stima di quello che dice Orsini e in questo momento lo ritengo un propagandista di Putin. Il fatto che avrebbe potuto riempire il teatro va in secondo piano”.
(da agenzie)
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