IN ITALIA NON CI FACCIAMO MANCARE NIENTE, NEMMENO IL SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA CONDANNATO
ANDREA DELMASTRO CONFERMA CHE IN PASSATO È STATO CONDANNATO: “MA IL REATO È ESTINTO”. PERCHÉ GIÀ CHE C’È NON CI DICE ANCHE QUAL ERA IL REATO?
Quando i cronisti lo hanno avvicinato fuori dall’aula del Tribunale di Roma per chiedergli se avesse mai ricevuto qualche condanna, Andrea Delmastro Delle Vedove, onorevole di Fratelli d’Italia, ha solo risposto: “Il mio casellario giudiziario è immacolato, il vostro?”
La domanda dei giornalisti non nasceva per caso: che avesse riportato una condanna “ma il reato è estinto” lo aveva dichiarato lui stesso ai magistrati il 17 febbraio 2023, quando è stato interrogato nell’inchiesta per rivelazione di segreto d’ufficio per il cosiddetto “caso Cospito”.
È vero, il casellario di Delmastro è bianco. Ma a che condanna faceva riferimento quando ha risposto alle domande dei pm? Lo abbiamo richiesto all’onorevole, anche per messaggio, ma ha continuano a non rispondere.
Di questa “condanna” ne hanno parlato ieri in aula gli avvocati dei parlamentari del Pd, parti civili nel processo a Delmastro. Il sottosegretario è accusato di aver riferito al collega Giovanni Donzelli informazioni sul contenuto dei colloqui dell’anarchico Alfredo Cospito con alcuni detenuti.
Conversazioni in cui si parla dell’abolizione del 41 bis e che vengono riportate da Donzelli alla Camera il 31 gennaio 2023. Per questi fatti la procura aveva iscritto il solo Delmastro, richiedendone poi l’archiviazione. Ma il gip ha disposto un’imputazione coatta e ora il sottosegretario si ritrova imputato.
Ieri, dunque, Delmastro ha parlato in aula. Gli avvocati dei dem gli hanno chiesto di questa condanna, ma il giudice ha accolto l’opposizione dei legali di Delmastro per i quali non era oggetto del processo.
(da agenzie)
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