IN MANETTE PER TANGENTI FRANCO NICOLI CRISTIANO (PDL), NUMERO DUE DEL CONSIGLIO REGIONALE .LOMBARDO
IL CONSIGLIERE BRESCIANO ARRESTATO ALL’ALBA PER UNA PRESUNTA TANGENTE DA 100.000 EURO…IN MANETTE ANCHE IMPRENDITORI, POLITICI E FUNZIONARI PUBBLICI: L’ACCUSA E’ DI TRAFFICO ORGANIZZATO DI RIFIUTI ILLECITI E CORRUZIONE
Il vicepresidente del Consiglio della Regione Lombardia, il 68enne bresciano Franco Nicoli Cristiani (Pdl), è stato arrestato all’alba dai carabinieri di Brescia.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip Bonamartini nell’ambito di un’inchiesta per una presunta tangente da 100 mila euro.
L’arresto del vice presidente del consiglio regionale lombardo rientra in un’operazione dei carabinieri del comando provinciale di Brescia, supportati da personale del Ris e da un elicottero di Orio al Serio.
In manette sono finiti imprenditori, politici e funzionari pubblici.
I reati contestati sono: traffico organizzato di rifiuti illeciti e corruzione.
Sequestrata la cava di Cappella Cantone (Cremona) destinata ad una discarica di amianto, un impianto per il trattamento di rifiuti a Calcinate (Bergamo) e due cantieri della Brebemi a Cassano d’Adda (Milano) e Fara Olivana Con Sola (Bergamo). L’operazione vede impegnati 150 uomini dell’Arma.
Le indagini, cominciate otto mesi fa e coordinate dai pm Silvia Bonardi e Carla Canaia, hanno portato anche al sequestro di alcuni cantieri della Brebemi in territorio di Milano e Bergamo. Destinatarie di ordinanze di custodia cautelare anche altre nove persone, tra cui un altro bresciano.
Tra gli arrestati, anche il coordinatore degli staff dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) della Lombardia.
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