IN SLOVACCHIA UN GIOVANE NEONAZISTA HA UCCISO DUE PERSONE DAVANTI A UN LOCALE GAY
OMOFOBO E ANTISEMITA VOLEVA STERMINARE EBREI E OMOSESSUALI… POI SI E’ SUICIDATO, ALMENO UNA BUONA NOTIZIA
È di due morti e un ferito il bilancio di una sparatoria avvenuta ieri fuori da un locale LGBT di Bratislava, capitale della Slovacchia. Un sospetto, armato, è stato trovato senza vita questa mattina in una strada della città.
I fatti si sono verificati al bar Teplaren, non lontano dal centro cittadino. Al momento la polizia non ha fornito spiegazioni sul movente, tuttavia i media locali riferiscono che l’assassino in passato avrebbe pubblicato post sui social network antisemiti ed omofobi, e che si tratterebbe del figlio di un ex candidato di un partito politico dell’estrema destra slovacca.
Il giovane è stato anche identificato come Juraj K. e suo padre militerebbe per Vlasť (patria, in lingua slovacca), partito politico extraparlamentare di estrema destra. L’arma impiegata dal giovane apparterrebbe effettivamente a suo padre e sarebbe stata regolarmente detenuta.
Chi è il presunto attentatore: un giovane neonazista
Secondo i media slovacchi l’assassino si sarebbe radicalizzato consultando siti dell’estrema destra statunitense e pagine curate da influencer spargitori di bufale.
In una sorte di “manifesto ideologico” di oltre 60 pagine, scritto nei giorni precedenti la sparatoria, Juraj K. parla dei “controllori” del mondo e di come dovrebbero essere combattuti, riferendosi in particolar modo agli ebrei. La sua tesi era che l’unico modo per porre fine al loro dominio fosse quello di ucciderli e per questo rivendica la legittimità dell’Olocausto.
Non mancano, nel “manifesto”, lodi esplicite a Brenton Tarrant, autore della strage nella moschea nella città neozelandese di Christchurch in cui nel marzo del 2019 morirono 51 persone. Juraj K. trasmise integralmente il video dell’attacco e si sarebbe ispirato proprio a quell’episodio per commettere il duplice omicidio di ieri.
Non solo: sempre nel documento scovato dalla polizia dopo la sua morte Juraj K. di fatto annuncia la strage, affermando che si sarebbe concentrato su “obiettivi di grande valore”, e che il suo scopo sarebbe stato quello di affermare i valori della “razza bianca”, “resistendo” al sistema fino alla sua completa distruzione.
È in questo humus culturale – fatto di suprematismo bianco, antisemitismo, fascismo e omofobia – che Juraj K. avrebbe maturato la decisione di commettere un atto estremo dall’alto valore simbolico: uccidere i frequentatori di un locale gay del centro di Bratislava utilizzando un’arma di suo padre, anche lui estremista di destra.
La folle rivendicazione: “Se sei stato tu, fotografati con una scarpa in testa”
Poche ore dopo l’attentato Juraj K. ha rivendicato il suo folle gesto su Twitter e sul forum di discussione 4chan. È qui che ha risposto anche ai post di alcuni utenti, confermando la sua identità e scattandosi una foto con una scarpa in testa. Un suo follower, infatti, poco prima gli aveva chiesto di ritrarsi in questo modo se fosse stato davvero lui a commettere il duplice omicidio al bar Teplaren.
Intorno a mezzanotte, Juraj K. ha pubblicato due post sul suo account Twitter annunciando l’intenzione di suicidarsi. “Ci vediamo nell’aldilà”, ha scritto. Per un po’ ha continuato ad interagire con i suoi followers, poi tutte le comunicazioni con il giovane si sono interrotte. Questa mattina la polizia ha trovato il suo corpo vicino alla stazione centrale di Bratislava.
(da agenzie)
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