INTERNAZIONALI DI TENNIS, BINAGHI OFFRE LA TRIBUNA D’ONORE ALLO STEWARD VITTIMA DI INSULTI RAZZISTI. LUI: “NO GRAZIE, SONO DEMORALIZZATO, RESTO A CASA MIA”
IL TRENTENNE, ORIGINARIO DEL CAMERUN, E’ STATO OFFESO MENTRE SVOLGEVA IL SUO LAVORO DI ADDETTO ALLA SICUREZZA DA UNO SPETTATORE AL QUALE AVEVA CHIESTO DI NON CALPESTARE L’ERBA… OVVIAMENTE NESSUNA AUTORITA’ HA PROVVEDUTO A IDENTIFICARE E DENUNCIARE QUEL RIFIUTO UMANO
Ha detto: “No, grazie. Sto bene a casa mia”. Pietro, il trentenne vittima di insulti razzisti durante gli Internazionali di tennis, ha rifiutato l’invito del presidente della Fitp, Angelo Binaghi. Il presidente federale gli ha scritto e lo ha invitato in tribuna a vedere con lui una partita degli Internazionali, lasciando aperto l’invito fino alla finale, ma il ragazzo ha declinato spiegando che in questi giorni preferirebbe rimanere da solo. “Non mi interessa andare a vedere una partita di tennis in tribuna d’onore”, spiega Pietro che è stato insultato mentre svolgeva il suo lavoro di addetto alla sicurezza.
Pietro ha raccontato la sua storia a Repubblica dopo l’ennesimo episodio di discriminazione. Ha denunciato uno spettatore che gli aveva detto “Vai al tuo Paese, qui sei un ospite” quando lui lo ha rispreso, nel pomeriggio di venerdì, perché stava capestando un prato verde. In corso, al campo Pietrangeli del Foro Italico, c’era il match in cui stava giocando Fabio Fognini.
Pietro, come ha ricostruito nell’intervista, ha anche lasciato il suo lavoro da steward nella manifestazione. I suoi colleghi continuano a chiamarlo per chiedergli come sta. “Sono molto demoralizzato – ha spiegato Pietro a Repubblica – dopo anni in cui si fa di tutto per farmi sentire inferiore”.
(da agenzie)
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