INTERVISTA A CARLO COTTARELLI: “SONO UN LIBERAL-DEMOCRATICO E MI CANDIDO CON IL PD”
“TREMONTI? SU ALCUNE COSE SIAMO VICINI, SU ALTRE NO, COME L’INTERPRETAZIONE DELLA CRISI DEL 2011, CHE LUI VEDE COME UNA CONGIURA INTERNAZIONALE MENTRE IO LA ATTRIBUISCO ANCHE AGLI ERRORI COMPIUTI NEGLI ANNI DUEMILA, QUANDO LUI ERA AL GOVERNO”
Professore perché si candida col centrosinistra?
«L’Italia – risponde l’economista Carlo Cottarelli – è arrivata a un punto di svolta e mi sembra giusto dare un contributo. Quando me l’hanno chiesto non ci ho messo molto a decidere. In campo ci sono due visioni molto diverse di come dovrebbe funzionare l’Italia. Entrambe legittime. E dico subito che per me non c’è il rischio di un ritorno del fascismo. Ma sulle priorità dell’economia e sul rapporto con l’Europa mi sento molto più vicino a una visione che non è quella del centrodestra» .
Ma lei non ha scritto il programma di Azione di Carlo Calenda? Perché allora si candida col Pd?
«Non ho scritto il programma di Azione, ma ho coordinato il gruppo di esperti che ha preparato gli 8 rapporti dai quali poi il partito ha scelto cosa prendere per il programma. Allo stesso tempo avevo partecipato al comitato dei garanti delle agorà democratiche per il Pd, iniziativa volta a far emergere dal basso i temi programmatici».
Molti si chiedono che c’entra un riformista come lei con il leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni.
«Appunto, è una questione di alleanze. Questa legge elettorale costringe ad accordi per aumentare le possibilità di vittoria».
Nell’uninominale potrebbe trovarsi a sfidare l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
«Su alcune cose siamo vicini, su altre no, come l’interpretazione della crisi del 2011, che Tremonti vede come una congiura internazionale mentre io la attribuisco anche agli errori compiuti negli anni Duemila, quando lui era al governo».
Dalle liste Pd sono stati esclusi molti riformisti. Dopo la rottura con Calenda il partito è più a sinistra?
«E allora perché avrebbero chiesto a Cottarelli di candidarsi? Io sono sempre stato nell’area liberal democratica. In passato ho votato anche il Pd, alle ultime elezioni +Europa. Credo di essere stato coinvolto anche per evitare uno sbilanciamento troppo a sinistra, tanto è vero che la mia candidatura è stata presentata da +Europa e dal Pd».
(da Il Corriere della Sera)
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