INTERVISTA A SANDRO BONDI: “ALLIBITO DALLE EPURAZIONI, FORZA ITALIA MAI COSI’ IN BASSO”
“COLPA DEL CERCHIO MAGICO, EMARGINATI TUTTI COLORO CHE RESISTONO A METODI INACCETTABILI”
Ha tagliato i ponti con il circo berlusconiano. Raramente a Roma e mai ad Arcore, solo un ostinato silenzio.
A un tratto, però, Sandro Bondi torna a farsi sentire. Quando è troppo, è troppo.
«In Piemonte hanno colpito due persone per bene senza alcun motivo. È una epurazione assurda, opera del cerchio magico che ruota attorno a Berlusconi», confida al sito “lo Spiffero”.
I malcapitati a cui si riferisce il senatore sono Valter Zanetta, coordinatore azzurro di Verbania, e il commissario torinese Ettore Puglisi.
Sono stati messi alla porta senza prevviso dal coordinatore regionale Gilberto Pichetto.
La colpa? Aver scelto di schierarsi con Raffaele Fitto.
Lontani i tempi in cui organizzava seminari politici nella splendida cornice di Gubbio, anche Bondi è rimasto vittima dalla brigata che gestisce l’agenda dell’ex Cavaliere.
Senatore Bondi, cosa succede?
«Mai avrei pensato che nel partito che ho contribuito a fondare si potesse arrivare a livelli tanto bassi».
Dopo tanto silenzio interviene per difendere i due dirigenti allontanati.
«Abitando in Piemonte, ho fatto solo una considerazione dopo quanto avvenuto ieri. In questo periodo stanno avvenendo cose molto gravi e difficili da comprendere».
L’input è arrivato dal cerchio magico. Hanno rimosso due fittiani, in un clima da resa dei conti.
«Io non faccio parte di nessuna corrente, ma constato da tempo che c’è una volontà di emarginare tutti coloro che, per diversi motivi, non si adeguano a cose e metodi che sono inverosimili e inaccettabili».
Ha avuto modo nelle ultime settimane di sentire Berlusconi per manifestare questo malessere?
«Da tempo non lo sento».
Però è amareggiato.
«L’altro ieri un giornale mi ha nuovamente preso di mira scrivendo che io e Manuela (la senatrice Repetti, la compagna a cui è legatissimo e con cui trascorre il suo tempo lontano dalla politica) saremmo stati a capo di un gruppo a favore dell’Imu agricola».
Non è così?
«È una cosa assolutamente falsa e strumentale. E non credo che sia stata casuale»
Pensa al cerchio magico?
«Non so se il tentativo di screditarmi pubblicamente e altre cose che stanno avvenendo siano collegate e gestite dal cerchio magico. Io preferisco continuare a restare nel silenzio e, soprattutto, fuori dalla politica».
Di certo il pugno di ferro è benzina sul fuoco dello scontro intestino, come rileva immediatamente Raffaele Fitto.
«C’è ormai un vero e proprio allarme democratico nel nostro partito, le primarie sono più che mai necessarie e urgenti. Dopo quanto è accaduto in Puglia, ora si assiste ad assurde ritorsioni anche in Piemonte».
Pochi giorni fa, in effetti, l’intera classe dirigente pugliese di Forza Italia si è dimessa in seguito al commissariamento del coordinatore regionale fittiano.
Non è la prima volta che Bondi si lascia andare a uno sfogo.
«Questa storia è finita – confidò al Foglio nel novembre del 2013 – dietro Berlusconi non c’era niente. In questi anni non abbiamo costruito nulla di umanamente e politicamente solido o autentico. Finisce male».
Per lui, che ha amato il leader, il nuovo corso è causa di quotidiano tormento.
Fino alle epurazioni, l’ultimo sgarbo che fatica ad accettare: «Sono convinto che questa decisione sia stata imposta a Pichetto. Mai l’avrebbe presa di testa sua, come mai Berlusconi avrebbe agito in questo modo».
E allora di chi è la colpa? Per il senatore tutto conduce a Maria Rizzotti, chirurgo estetico e parlamentare arruolata dai centurioni di Arcore.
«È lei – ricorda – che fa da cinghia di trasmissione tra il cerchio magico e il partito in Piemonte».
Tommaso Ciriaco
(da “La Repubblica”)
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