INTERVISTA AL CINQUESTELLE BATTISTA: “SE FANNO FUORI LA GAMBARO ME NE VADO ANCH’IO, GRILLO OSCURA IL NOSTRO LAVORO”
“NEL CODICE DI COMPORTAMENTO NON C’E’ IL TREATO DI CRITICARE IL LEADER”
«Se la cacciano, me ne vado anch’io». Reagisce d’istinto Lorenzo Battista. Stupito, arrabbiato, indignato da una prospettiva che non capisce e che considera catastrofica per il Movimento.
È per strada, davanti al Senato.
Si ferma: «Davvero? Devo riflettere».
Perchè il caso di Adele Gambaro, la senatrice sul punto di essere espulsa, rischia di essere esplosivo.
E il più giovane senatore di questa legislatura, informatico triestino dalle idee chiare, stavolta è davvero oltre la preoccupazione.
Preoccupazione che qualche minuto dopo sfocerà in rabbia alla drammatica riunione dei senatori a Cinque Stelle.
Pare che propongano l’espulsione della senatrice Gambaro.
«E chi la proporrebbe? Non ne so nulla».
L’iniziativa viene annunciata dai suoi capigruppo Nicola Morra e Vito Crimi.
«Ecco, giusto, lo vengo a sapere a mezzo stampa. E per cosa la proporrebbero?».
Morra dice che ha procurato danno al gruppo.
«Ma in che modo? Cosa vuol dire sostenere che si è messa contro il movimento? Ha detto che è a favore delle centrali nucleari? Ha votato un provvedimento contro il gruppo? Niente di tutto questo e allora? È incredibile. E poi Morra doveva essere il capogruppo di tutti, non mi sembra che lo sia. Aveva detto che siamo 53 fratelli. Bene, io non voto l’espulsione di mio fratello».
Non sono piaciute, sembra di capire, le critiche a Grillo e ai suoi toni.
«Ah ecco, allora introduciamo nel nostro codice di comportamento il reato di parlare male di Grillo. Dai, ora stiamo davvero esagerando».
Le condivide le critiche a Grillo?
«Ma di cosa state scrivendo da tre giorni? Me lo dice? Di Grillo, naturalmente, e dei suoi post. Vorrei averlo qui di fronte a me Grillo e dirglielo: di cosa parla la stampa da tre giorni? Perchè non scrivi post sulle attività dei parlamentari? Non capisci che così oscuri il nostro lavoro?».
Da qualche tempo pare che tra i Cinque Stelle non sia più consentito parlare liberamente. Ogni critica, una minaccia di espulsione. Eppure la libertà di espressione dovrebbe essere garantita anche dalla Costituzione, no?
«Ma noi siamo oltre, abbiamo fatto la Costituzione a 5 stelle. Ma per favore».
In molti sembrano essere sulle sue posizioni. Il rischio scissione è chiaro.
«Se vanno avanti così è chiaro che c’è un pericolo reale di spaccatura del Movimento».
Ma secondo lei il gruppo la voterà l’espulsione?
«I senatori sono sicuro che diranno no».
E i deputati?
«Questo non lo so. Vedremo».
C’è ancora uno spazio per discutere dentro il Movimento?
«Ha sentito cosa ha proposto l’altro giorno la deputata Laura Castelli?».
Cosa?
«Ha chiesto che i parlamentari possano dire soltanto quello che decide l’assemblea. Ha capito a che punto siamo?».
Alessandro Trocino
(da “il Corriere della Sera“)
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