INTERVISTA ALLA VEDOVA RACITI: “RENZI SI DICE DISPIACIUTO, MA NON BASTA”
“LO STATO ALL’OLIMPICO C’ERA E HA PERMESSO CHE QUELL’INDIVIDUO INNEGGIASSE ALLA LIBERTA’ DI UN ASSASSINO”… “MIA FIGLIA MI HA DETTO: BASTA, ME NE VOGLIO ANDARE DALL’ITALIA”
“Ho acceso il televisore, ho visto quel soggetto che indossava la maglietta ‘Spaziale libero’. Il tempo è tornato indietro di 8 anni quando non vendendo Filippo rientrare per cena accesi il televisore e ascoltai in diretta la notizia della sua morte.
Al funerale mio figlio, Alessio di 8 anni, ha indossato i gradi del padre per dimostrare che il suo onore sarebbe divenuto suo. E da quel giorno è iniziato il calvario giudiziario durato 8 anni. Ho seguito due processi perchè a differenza di Micale, a Spaziale mancavano 6 mesi per diventare maggiorenne ed è stato giudicato dal Tribunale dei Minori. Era come se tutto venisse rinnegato da quell’immagine”.
Marisa Grasso, 40 anni, è la vedova dell’ispettore Filippo Raciti ucciso il 2 febbraio del 2007 durante gli scontri nel derby di serie A tra Catania e Palermo mentre tentava di impedire che gli ultrà locali entrassero in contatto con gli ospiti palermitani.
Per omicidio preterintenzionale sono stati condannati a 8 anni Antonino Speziale e a 11 anni Daniele Micale.
Un oltraggio alla memoria di suo marito.
“Certo. Mia figlia che oggi ha 23 anni e studia Giurisprudenza mi ha detto: “Mamma io me ne voglio andare dall’Italia, non ci sto bene, le cose non cambiano perchè devo stare qui a soffrire?”. Ho pensato ai tanti giovani che incontro nelle scuole, nelle parrocchie, nei club delle tifoserie di tutta Italia dove, da volontaria, vado a insegnare legalità e mi sono detta: a cosa servono le parole se questi sono gli esempi di rappresenta le Istituzioni? Lo Stato c’era all’Olimpico e ha permesso che quel soggetto inneggiasse alla libertà di uno degli assassini di mio marito.
C’era il Premier Renzi, il Presidente del Senato Grasso. Nessuno le ha telefonato?
Sì, ieri mi ha chiamata Renzi, il Ministro dell’Interno Alfano, il portavoce del Presidente del Senato. Renzi si è scusato dicendo che non ha visto in tempo reale, ha promesso che si informerà e mi farà sapere. Tutti dispiaciuti ma a me non basta, io voglio sapere se quel soggetto è tornato a casa liberamente, quali provvedimenti adotteranno affinchè una simile vergogna non si ripeta. Per quanto una telefonata di solidarietà possa essere gradita, non cancella ciò che è stato permesso. Gli onesti non debbono subire, debbono pretendere il rispetto delle regole. Sto ricevendo manifestazioni di sdegno e di vicinanza da ogni parte d’Italia, mamme che hanno perso figli poliziotti e non solo, figli che hanno perduto i padri. Mio marito nei suoi 21 anni in Polizia ripeteva: i giovani si cibano di esempi e noi dobbiamo sfamarli.
Cosa pensa degli applausi ricevuti dagli agenti condannati per l’omicidio di Aldrovandi dai colleghi del Sap?
Che la divisa va indossata con onore e chi non merita questo onore non deve indossarla per rispetto alla stragrande maggioranza dei poliziotti che ho conosciuto che condividono i valori di mio marito.
Sandra Amurri
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