ITALIANI BLOCCATI IN GRAN BRETAGNA, RIENTRO SOLO PER I RESIDENTI IN ITALIA E CASI CRITICI
RIUNIONE ALLA FARNESINA, DISPOSTI VOLI SPECIALI… SERVIRANNO TAMPONI PRIMA E DOPO IL VIAGGIO E QUARANTENA… COINVOLTI CIRCA 15.000 CONNAZIONALI
I cittadini italiani residenti in Italia che sono rimasti bloccati in Gran Bretagna ora potranno rientrare. Il Governo italiano, con una riunione alla Farnesina e dopo aver consultato Ministero della Salute e Ministero dei Trasporti, ha messo a punto un piano con voli speciali per il rientro dei connazionali dall’Inghilterra, Paese nel quale si sta diffondendo la nuova variante del Covid-19 che preoccupa l’Europa.
Oltre ai cittadini residenti nello Stivale, potranno far ritorno anche coloro che sono in condizioni di criticità e urgenza. Come era prevedibile, le misure per il rientro saranno ancora più strette: servirà il tampone sia prima che dopo essere partiti e in ogni caso sarà obbligatorio fare la quarantena di 14 giorni una volta atterrati in Italia. Le misure restrittive non riguarderanno però le merci.
La notizia, confermata ad HuffPost sia dalla Farnesina che dal Ministero della Salute, arriva in una giornata di fuoco che ha visto centinaia di italiani Oltremanica rivolgersi per telefono o per mail alle autorità consolari inglesi perchè rimasti bloccati a causa dello stop ai collegamenti, aerei ma non solo, imposti dall’Italia (e da altri Paesi) a partire da domenica scorsa.
Il motivo della scelta è, come dicevamo, l’allerta sulla “variante inglese” del virus. Lo stop deciso dal governo italiano, in attesa di protocolli e indicazioni comuni di Bruxelles allargate a tutti i Paesi Ue, è previsto fino al prossimo 6 gennaio.
Stando ai dati raccolti dalle compagnie aeree, la sola Alitalia ha cancellato o rinviato le prenotazioni di circa 1.100 passeggeri che avrebbero dovuto volare fra il Regno Unito e la Penisola dal 20 al 31 dicembre.
Facendo la stima di una media di passeggeri in partenza verso l’Italia da Londra o da altri scali britannici nel periodo considerato dal provvedimento, con tutti i vettori operativi su queste rotte, si poteva calcolare che le persone bloccate o costrette a rivedere i propri piani sarebbero potute essere in tutto più di 15.000, ma ora i conti cambiano e a questo numero vanno sottratti i cittadini residenti in Italia e i casi di urgenza o critici.
(da “Huffingtonpost”)
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