LA “GRANDE FAMIGLIAâ€: ALEMANNO SI RISCOPRE SOCIALE E SI ALLEA CON LA POLVERINI, MA CON GLI EX AN ROMANI RAMPELLI E MELONI E’ LITE CONTINUA
ALEMANNO: “CAMBIAMO IL SIMBOLO DEL PDL”, MA PER RAMPELLI: “NON SERVE”… IL SINDACO DI ROMA AUSPICA UN’INTESA CON I FINIANI: “LE PORTE SONO APERTE A TUTTI” E RISPOLVERA LA CORRENTE “SOCIALE” PER SGANCIARSI DA SINDACO E RIENTRARE NEL GIRO NAZIONALE CHE CONTA
Appuntamento da Berlusconi, a palazzo Grazioli.
Dopo la disfatta elettorale e i veleni nel Lazio, i «litiganti» hanno appuntamento dal premier per l’ufficio di presidenza del Pdl dove per la prima volta si rivedranno tutti insieme Gianni Alemanno, Renata Polverini (che ieri ha detto: «Città Nuove non diventerà un partito: forse ci siamo concentrati troppo su Sora e Terracina»), ma anche il ministro della Gioventù Giorgia Meloni e il deputato ex An Fabio Rampelli, protagonisti con sindaco e governatrice dello scontro fratricida nel sud pontino.
Il clima, nel centrodestra, è incandescente.
Alemanno ha acceso un’altra miccia: «Cambiare il simbolo e il nome del Pdl è quasi obbligatorio», ha detto il sindaco.
E poi ha aggiunto: «Bisogna riaggregare le forze che si sono staccate dal Pdl. Fini e Fli? Le porte sono aperte a tutti. Alcuni esponenti si sono già distaccati e cercano un luogo politico». Il riferimento è ad Andrea Ronchi e Adolfo Urso, incontrati dallo stesso Alemanno qualche giorno fa in Campidoglio».
E il rapporto con la Polverini?
Sulla pagina Facebook del sindaco c’è una sua foto con la governatrice: «Questa è la mia destra, la destra sociale e di popolo che nei mercati e nelle periferie si rende conto che con una pensione da 500 euro, arrivare alla terza settimana non è un modo di dire!».
Alemanno spiega: «Il mio rapporto con Renata è consolidato e andrà avanti».
Le frasi del sindaco sul cambio di simbolo del Pdl non sono piaciute a Rampelli: «La gente ci chiede altro: di governare e non litigare. E l’asse tra sindaco e governatrice non si capisce cosa sia».
L’opposizione ironizza: «Stavolta – dice Umberto Marroni, Pd – sono d’accordo con Alemanno. È necessario cambiare simbolo del Pdl, togliendo il nome di Berlusconi».
Dopo i ballottaggi, è partita la «caccia» all’Udc. «Colpa loro se abbiamo perso Pomezia e Ariccia», ha attaccato Francesco Giro (Pdl).
La replica di Luciano Cicchitto: «È male informato».
Mentre secondo Francesco Carducci, consigliere regionale dei centristi, «l’Udc è fondamentale per governare il Lazio».
Un avvertimento alla Polverini?
Ernesto Menicucci
(da “il Corriere della Sera”)
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