LA BONINO SI SCHIERA CON SALA: “COLLABORO PER FERMARE SALVINI E GRILLO”
SE VINCE SALA FARA’ LA CONSULENTE PER I RAPPORTI INTERNAZIONALI
Emma Bonino dice sì alla proposta del candidato di centrosinistra a Milano, Beppe Sala, di averla come consigliera per la politica internazionale.
“In questo momento è in corso in Europa uno scontro vero tra europeisti e nazionalisti – spiega Bonino motivando il suo sì – e mi pare che questo scontro sia avvertibile anche in Italia, dove a livello nazionale c’è da battere un’alleanza di fondo, sostanziale, tra l’euroscetticismo di Salvini e quello di Grillo. Per questo credo sia importante che le più grandi città italiane diano un messaggio di apertura, in chiave federalista-europea, laica, capace di governare con l’inclusione anche fenomeni difficili come ad esempio quelli migratori. Quindi da questo punto di vista non solo sono disponibile, ma sono anche interessata a collaborare con tutti coloro che si pongono questo obiettivo, pur essendo una tendenza a oggi minoritaria”.
In un’intervista a Repubblica Sala, pensando al ruolo da offrire alla Bonino in caso di vittoria, ha spiegato: “Diventerà la mia principarle consigliera per la politica internazionale”.
Nella stessa intervista, il candidato spiegava anche di volere in squadra anche Linus (“ha una grande conoscenza dei giovani, può fare tanto per la creatività , gli eventi su cui Milano deve continuare a puntare, lo sport” ad esempio) e Ambrosoli (“può dare una mano sulla partecipazione, le regole, sulla Città metropolitana e il rafforzamento dei Municipi”).
“L’apertura non è solamente commerciale o economica, ma riguarda città aperte agli scambi culturali, universitari – prosegue l’esponente radicale – e da questo punto di vista credo che Sala abbia intenzione di fare un buon lavoro. Per cui se ritiene utili i miei consigli io, senza oneri operativi, sono più che interessata a questa battaglia culturale tra chiusura e apertura, tra ritorni indietro e sguardi sul futuro, nella capacità di governare anche fenomeni difficili e senza populismi e illusioni. Da questo punto di vista mi interessa collaborare e credo che interessi a tutti gli europeisti non dare un messaggio di grandi città italiane chiuse in se stesse o comunque con questo tipo di sentimento”.
Emma Bonino parla dell’apparentamento che i Radicali hanno chiesto a Sala pensando a convergenze su temi come il “piano di riconversione degli immobili sfitti e invenduti in alloggi sociali senza consumo di suolo, alla questione dei Navigli e alla questione della partecipazione dei cittadini ai referendum. Quello che a me preme e interessa è di dare questo segnale di una città che vuole continuare ad essere aperta in chiave federalista europea, in chiave laica e di inclusione e non invece di esclusione o semplicemente di chiusura, che sono quanto mai inutili e soprattutto illusorie”.
(da agenzie)
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