LA CARTA “DEDICATA A TE”: NIENTE SURGELATI, SI’ ALLO ZUCCHERO NO AL SALE, SI’ AL CAFFE NO ALLE TISANE, SI’ AL MIELE NO ALLE MARMELLATE
IN BASE A QUALE LOGICA E’ STATA REDATTA LA LISTA DEI PRODOTTI ACQUISTABILI CON LA SOCIAL CARD? … UNA MISURA UNA TANTUM DI ENTITA’ RIDICOLA CHE NON RISOLVE IL PROBLEMA POVERTA’
“Con la carta #DedicataATe potrai acquistare: pescato fresco ma non pesce surgelato, caffè tè e camomilla ma non tisane, miele naturale ma non marmellate, zucchero ma non sale. Mai il paternalismo di Stato (sei povero? decido io quel che è bene per te) si era spinto a tanto”.
Maria Cecilia Guerra, deputata e responsabile Lavoro del Pd, twitta la lista dei prodotti “di prima necessità” acquistabili con la social card adottata dal governo Meloni, contestandone i criteri di scelta.
La lista non include alcun tipo di alimento surgelato, e sceglie arbitrariamente all’interno delle categorie. Per esempio oltre alla clamorosa esclusione del sale non vengono considerati i tipi di aceto diversi da quello di vino (per esempio quello di mele) mentre per l’olio c’è sia quello di oliva che quello di semi.
Un rilievo che si aggiunge a quelli già emersi sulla social card: si tratta di una iniziativa una tantum, soli 382,5 euro riservati alle famiglie con figli (almeno tre componenti, con priorità a quelle con almeno un under 14). Un requisito Isee doppio rispetto a quello richiesto dal reddito di cittadinanza, che candida la nuova misura a raggiungere famiglie con un reddito medio-basso, ma non i veri poveri.
(da agenzie)
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