LA CONFRATERNITA DI CHI NON VUOLE I FIGLI A CASA E DI CHI CI GUADAGNA SE I GIOVANI VANNO A SCUOLA SI SCATENA CONTRO DE LUCA
GENITORI, INSEGNANTI, SCUOLABUS: LO SPORT NAZIONALE E’ FAR DIFFONDERE IL VIRUS PUR DI FARSI I CAZZI PROPRI
Dalle 7 di questa mattina sono quasi 4.500 le firme raccolte su Change.org per chiedere la riapertura delle scuole in Campania. «Chiediamo che il ministero dell’Istruzione intervenga contro l’ordinanza della regione», recita l’appello della petizione. «Chiediamo che tutti gli studenti e studentesse della Regione Campania ritornino, con decorrenza immediata, a poter usufruire della didattica “in presenza” nel rispetto dei protocolli sanitari nazionali vigenti. La Campania non può e non deve restare il fanalino di coda in un settore chiave come l’istruzione».
Oltre al braccio di ferro con la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, il governatore della Campania Vincenzo De Luca deve ora anche fare i conti con la protesta di genitori e insegnanti contro la sua decisione di fermare la didattica in presenza fino alla fine di ottobre. Ieri, i contagi in Campania hanno superato la soglia dei mille, quella fissata giorni fa dal presidente della Regione per imporre nuove misure restrittive.
Lasciare i bambini a casa su chi graverà se non sui genitori (vedi: madri) e i nonni, categoria a rischio? Siamo stati mesi a mettere in piedi un’utopia: far ripartire la scuola in sicurezza
Una dirigente scolastica intervistata da la Repubblica afferma invece che i numeri dei contagi «nelle scuole sono sotto lo zero virgola. Sono assolutamente insignificanti. Non è nelle scuole che si diffonde il contagio».
Per la preside si tratta di una pagliacciata: «Non serviva la risalita dei contagi per rendersi conto di cosa accade sui mezzi pubblici, e non può, la scuola, pagare lo scotto di altri disservizi». Dura anche la dirigente Angela Cambri, secondo cui a pagare il conto di questa situazione saranno «i più fragili».
Ad aggiungere tensione al tema della chiusura delle scuole in Campania, la situazione dei conducenti degli autobus dedicati al trasporto degli alunni. Gli autisti hanno organizzato un corteo di protesta sul lungomare di Napoli, diretto verso il palazzo della Regione, per chiedere a De Luca un aiuto economico alle aziende di trasporto che, dopo il blocco delle attività scolastiche, sono costrette a fermarsi.
Sono una quarantina i bus gialli che stanno percorrendo le strade intorno alla sede della Regione. La lunga scia gialla, partita dalla zona di Fuorigrotta e controllata dalle forze dell’ordine, riceve gli applausi delle mamme che si sono radunate sotto l’ufficio di De Luca. Sui loro manifesti si legge: «Oggi è il giorno più buio per la scuola».
(da agenzie)
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