LA CRICCA DELLA PROTEZIONE CIVILE IN MANO AI PROTETTORI: 350 ESCORT PER OTTENERE APPALTI
DE SANTIS AVREBBE USUFRUITO DI BEN 150 INCONTRI MENTRE ERA INTERCETTATO… A DISPOSIZIONE DI FUNZIONARI PUBBLICI CENTINAIA DI SQUILLO DI LUSSO IN TUTTA ITALIA ANCHE PER RICEVIMENTI, SERATE E PERSINO PER I SOPRALLUOGHI AI LAVORI DEL G8…GLI IMPRENDITORI PAGAVANO E OTTENEVANO APPALTI
Sarebbero circa 350, con tanto di nomi e cognomi, le escort di lusso con tariffe tra i 500 e i 700 euro che sono finite nei verbali di intercettazione relativi all’inchiesta sul G8 della Maddalena, sui Grandi Eventi e sulla Scuola dei Marescialli di Firenze.
Ragazze pagate dagli imprenditori per ingraziarsi la cricca ai vertici della Protezione civile, ovvero Angelo Balducci, Fabio De Santis (i vice Bertolaso) e Mauro Della Giovampaola, in particolare.
Una fitta rete di escort sparse in tutta Italia, a seconda delle esigenze logistiche, e a disposizione dei principali funzionari pubblici, ad eccezione di Balducci che si rivolgeva al corista per procurarsi soprattutto ragazzi gay di colore che si prostituivano.
Nelle intercettazioni finora erano emerse solo poche ragazze, quelle che con estrema finezza De Santis e Della Giovampaola chiamavano al telefono “zoccole”, quando le prenotavano ad Anemone per le loro serate in laguna, magari poi lamentadosi pure per prestazioni inadeguate.
Anemone pagava anche 5.000 euro ad incontro, ma non sempre i clienti della Protezione civile era soddisfati delle scelte del loro “protettore”; insomma siamo veramente al massimo dello squallore.
Ma dalle indagine ora è emerso che il giro era molto ampio, erano centinaia le escort a disposizione per accompagnare i dirigenti pubblici ovunque: dai ricevimenti alle serate ufficiali, dalle inaugurazioni ai sopralluoghi ai lavori del G8 tra Sardegna, Lazio e Toscana.
Ragazze italiane, ma anche russe, ucraine, venezuelane, cubane, ben introdotte nella Roma bene con un giro di clienti facoltosi: attori, calciatori, politici, alti funzionari dei lavori pubblici e dei vari ministeri.
I carabinieri dei Ros hannno dovuto ascoltare , nelle loro intercettazioni, soprattutto il De Santis che esaltava o cassava le qualità di 150 escort di cui aveva usufruito, a botte di 700 euro pagati dagli imprenditori per ottenere lavori.
Non erano solo Anemone o Ballari a pagare, numerosi altri imprenditori procacciavano ragazze agli amici dei ministeri.
Anemone solitamente affidava il compito di procacciatore al fidato Rossetti, l’organizzatore della serata di Bertolaso al Salaria Village, per capirci.
Più che dirigere il centro sportivo Rossetti sembrava un manager di una casa d’appuntamenti.
Ne emerge un quadro realistico e devastante sul livello di certa burocrazia ministeriale, dove la corruzione dilaga e pochi fanno carriera per merito. Probabilmente, secondo le teorie di Brunetta, questi dirigenti avrebbero poi dovuto stabilire chi, tra i sottoposti, fossero quelli meritevoli e quelli no.
Siamo davvero immersi in un puttanaio, dove chi partecipa onestamente a un appalto viene estromesso a favore di chi in cambio fornisce un “servizio completo”.
Ricordiamo a proposito la testimonianza di un imprenditore che si era proposto per costruire le C.a.s.e. dell’Aquila a metà prezzo rispetto a quello che sarà poi l’offerta dal vincitore: stesse case identiche, il cui prezzo sul mercato era esattamente la metà .
Non fu mai ammesso a concorrere, troppo pericoloso far spendere la metà della cifra al contribente.
Questo è l’andazzo: e qualcuno avrebbe voluto anche proteggerli dai “magistrati che dovevano vergognarsi”.
Senza parole.
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