LA CRISI TAGLIA ANCHE LE DIVISE DEGLI AGENTI: “CI RESTANO SOLO I CALZINI”
LA DENUNCIA DEI SINDACATI DI POLIZIA A GENOVA: “GLI SCAFFALI SONO VUOTI DA MESI, C’E’ CHI GIRA CON LE STESSE CAMICIE DA ANNI, CON I POLSINI LISI”…”BASTA PROMETTERE PIU’ SERVIZI PER LA SICUREZZA QUANDO SIAMO RIDOTTI COSI'”… UN CONTRATTO SCADUTO DA 4 ANNI E ORA CONGELATO: RICEVUTI SOLO DA FINI
Quando qualcuno si lamenta degli statali “parassiti” e inneggia a tagli sul settore pubblico, come se lo sfascio dell’economia italiana fosse imputabile ai soliti “fannulloni” del sud, dovrebbe prima documentarsi su come sono costrette ad operare le nostre forze dell’ordine.
E’ un tema che abbiano trattato in profondità più volte in passato, documentandolo con dati precisi, in primis denunciando il famoso taglio di 3 miliardi di euro che il buon Maroni ha avallato a suo tempo per i fondi destinati alla sicurezza.
In due anni di governo del centrodestra abbiamo dovuto leggere degli uomini antimafia della “sezione catturandi” siciliana che devono effettuare gli appostamenti con mezzi propri e con una sede che ha dovuto attendere mesi per riparare persino i servizi igienici, abbiamo dovuto leggere di volanti ferme per mancanza di pezzi di ricambio e persino di benzina, di straordinari non pagati e di reparti mobili fatti viaggiare di notte, dopo ore di servizio di ordine pubblico, per risparmiare persino sull’albergo.
E questo dovrebbe essere un governo di destra?
Ora dal sindacato di polizia di Genova arriva un nuovo allarme che, se non avesse aspetti tragici, farebbe persino sorridere: gli agenti non hanno le divise, il magazzino è vuoto, abbondano solo i calzini.
“Mentre la nave affonda, l’orchestrina suona. Indossare una uniforme decorosa è un obbligo, se non lo fai ti puniscono, ma gli scaffali sono vuoti da mesi. C’è chi gira con le stesse camicie da anni, con i polsini lisi”, denunciano i sindacati.
E ancora: “Il contratto è scaduto da 4 anni, gli scatti sono congelati e ora restiamo pure in mutande. Se qualcuno ha la cosiddetta variazione morfologica, cioè ingrassa, è spacciato. Le taglie forti non ci sono, devono fare la divisa su misura e a quel punto fai prima a dimagrire”.
Gli agenti sono costretti ad acquistare personalmente il vestiario: “Non si può continuare a chiedere più uomini e a promettere di aumentare i servizi per la sicurezza quando siamo ridotti così, la situazione è scandalosa”.
Ma non è solo questo aspetto a preoccupare le forze dell’ordine, altri riguardano anche le norme prossime a essere approvate.
E a chi si sono rivolti i sindacati di polizia?
Non al governo, ma al presidente della Camera, Gianfranco Fini, producendo una crisi isterica al Pdl.
Dice Nicola Tanzi, segretario generale del Sap: “Abbiamo incontrato Fini per esprimergli le nostre preoccupazioni relative alla manovra finanziaria, all’emergenza carceraria e al disegno di legge sulle intercettazioni, solo lui ci ha ricevuto”.
A quel punto Gasparri e Cicchitto pare si siano precipitati per non essere messi in un angolo: la presenza politica di Fini pare sia ormai l’unica variabile che sblocca qualcosa e pone parziale rimedio agli sconquassi del governo.
Altro che minoranza, se non ci fossero i finiani il Pdl sarebbe già sprofondato nella sua arroganza.
Pensate che per protestare contro le 178 assunzioni ad personam nella Protezione civile, il colpo di Bertolaso prima dell’addio, anche i sindacati del pubblico impiego hanno chiesto un incontro con Fini (Cgil e Ugl insieme), snobbando il governo.
Che voglia dire qualcosa in termini di credibilità ?
Leave a Reply