MANOVRA TREMONTI: LA LOTTA ALL’EVASIONE SI FARA’ ATTACCANDOSI AL TRAM
I DIPENDENTI DELLA AGENZIA DELLE ENTRATE NON POTRANNO PIU’ USARE LE AUTO PROPRIE: NIENTE PIU’ RIMBORSO BENZINA….LE VERIFICHE SI FARANNO USANDO TRAM E MEZZI PUBBLICI O ANDANDO A PIEDI…”USIAMO LA NOSTRA AUTO E IL GOVERNO CI RINGRAZIA TAGLIANDOCI GLI STIPENDI E FACENDOCI PURE PERDERE TEMPO SUI MEZZI PUBBLICI”
I tagli indiscriminati previsti dalla manovra del governo penalizzano l’Amministrazione finanziaria in maniera contraddittoria: da un lato si dovrebbero recuperare, in 3 anni, 70 miliardi di euro, dall’altro si congelano gli stipendi, si bloccano turn over e concorsi, si limita la strumentazione per eseguire all’esterno verifiche e accessi fiscali.
E ora si scopre che, per fare gli accertamenti, i funzionari dovranno attaccarsi pure al tram, nel termine esatto del concetto.
Il decreto 78/2010 dice infatti che “per le verifiche fiscali, i dipendenti della Agenzia dell Entrate non potranno più utilizzare il mezzo proprio, ma dovranno limitarsi ad andare coi mezzi pubblici, a piedi o con le auto di servizio” (queste ultime però sono in dotazione esclusiva dei dirigenti).
La manovra ha infatti tagliato anche le spese inerenti l’uso, per il personale contrattualizzato, del proprio mezzo di trasporto.
Si legge infatti che “la norma è rivolta a sopprimere l’utilizzo del mezzo proprio di trasporto per il personale che, nei casi espressamenti autorizzati, dimostrava la necessità di ricorrere al mezzo proprio, attesa l’impossibilità di utilizzo dei mezzi pubblici”.
E’ stata cosi soppressa improvvisamente la misura dell’indennità chilometrica, rapportata a un quinto del prezzo di un litro di benzina super.
Dato che nel triennio 2010-2012 sono previste dalla convenzione tra Ministero e Agenzia delle entrate ben 1.588 verifiche in grandi aziende, 415.000 accertamenti generici, 25.000 indagini sul redditrometro, tutti dovranno andare a farli coi mezzi pubblici.
Sale la protesta dei sindacati interni: “Non sanno nemmeno come si fa l’attività di controllo fiscale, altrimenti non avrebbero messo una norma del genere: tutte, dicasi tutte, le verifiche si fanno grazie alla buona volontà e ai mezzi privati dei lavoratori che ora il governo ringrazia tagliando loro gli stipendi. E’ un colpo mortale alla lotta all’evasione fiscale, una manovra da cambiare totalmente”.
In pratica i mezzi istituzionali non ci sono e i dipendenti finora rischiavano con il mezzo proprio, per fare una verifica in tempi brevi.
Ora per raggiungere una località sperduta in Sicilia o in Brianza non resterà che la vecchia polverosa corriera del Far West.
O forse Tremonti consiglierà l’autostop mostrando la coscia?
Nel Paese delle oltre 650.000 auto blu, alla fine andranno a piedi proprio coloro che dovrebbero combattere l’evasione, mentre gli evasori vanno in barca.
Beh, come risposta dello Stato, non ci possiamo lamentare, si vede che fanno le cose sul serio.
D’altronde gli italiani sono abituati da una vita ad avere poca fiducia nella politica e ad attaccarsi al tram.
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