LA GERMANIA OFFRE LAVORO QUALIFICATO E SBRIGA TUTTE LE PRATICHE BUROCRATICHE PER TRASFERIRSI
NECESSARIO L’ARRIVO DI 400.000 LAVORATORI QUALIFICATI OGNI ANNO PER MANTENERE IL POTENZIALE DI FORZA LAVORO… UN PORTALE DEDICATO CUI FARE RIFERIMENTO
Secondo un sondaggio dell’Ifo Institut di Dresda, la mancanza di personale qualificato preoccupa gli imprenditori tedeschi ancora di più della crisi dell’euro, del protezionismo globale in aumento e della crescita dei populisti.
E in effetti l’ente tedesco per il mercato del lavoro e la ricerca professionale (Iab) calcola che sarebbe necessario l’arrivo di 400 mila impiegati ogni anno per mantenere costante il potenziale di forza lavoro a lungo termine.
Dal 2012 il governo ha iniziato un piano per incentivare l’immigrazione di personale qualificato.
L’Agenzia federale per il lavoro (Bundesagentur fà¼r Arbeit) è attiva attraverso il suo servizio per il collocamento da e verso l’estero di personale specializzato e attraverso Make it in Germany, sito nato dalla collaborazione con il ministero del Lavoro e Affari sociali e quello dell’Economia.
La Germania è attraente per i lavoratori e le domande per trasferirsi nel Paese sono tante: il tasso di disoccupazione, secondo i dati di Eurostat di febbraio 2017, è il secondo più basso dell’Unione europea (dopo quello della Repubblica Ceca), anche se ci sono numeri più alti nelle regioni dell’est del Paese.
Dal qualche mese, una start up di Amburgo ha creato Employland, una piattaforma per entrare sul mercato del lavoro tedesco, che è gratis per chi è in cerca di occupazione.
Si può creare il proprio profilo e poi non c’è bisogno di proporsi per nessuna vacancy perchè sono le imprese che cercano e decidono chi assumere.
Queste ultime pagano un fee solo quando il processo va a buon fine.
La start up mette a disposizione avvocati che supportano i candidati in tutto l’iter burocratico richiesto dalla legge.
Soprattutto per chi cerca impiego dal suo Paese queste procedure possono risultare difficili da capire.
I cittadini dell’Ue che vogliono lavorare in Germania non hanno bisogno di alcun permesso. Per alcune professioni è richiesto però un riconoscimento della qualifica, per il quale a volte si deve frequentare un corso o superare un esame.
Employland si occupa di questa certificazione delle competenze, su cui si possono trovare le informazioni in un portale apposito.
Dopo il primo contatto con l’azienda, si passa alla negoziazione delle condizioni di lavoro, che avviene via email con massimo due imprese allo stesso tempo, e infine, se le due parti raggiungono un accordo, si firma il contratto.
Employland ricerca personale qualificato, con o senza laurea, ma che sia specializzato in un settore. L’Agenzia federale per il lavoro pubblica le posizioni per cui c’è carenza, :
Chi sa il tedesco ha più possibilità di essere scelto, a meno che non venga chiamato nelle multinazionali dove si parla inglese.
Per le posizioni a contatto con il pubblico è necessario il tedesco. Due programmi della Commissione europea, che supportano la mobilità in Europa e sono gestiti dal Ministero del lavoro italiano, rimborsano in parte le spese per la formazione linguistica prima della partenza.
È possibile così ottenere ad esempio le certificazioni Telc o Goethe per il tedesco, senza spendere troppo. I due programmi sono Your first Eures Job per i lavoratori dai 18 ai 36 anni o per chi ha più di 36 anni Your first Eures Job Reactivate.
Forniscono anche un contributo per il trasferimento all’estero e il rimborso delle spese sostenute per partecipare ai colloqui.
(da agenzie)
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